Papa Francesco: “il dialogo tra cristiani e musulmani è un dovere”, no a “proselitismo, pressioni o minacce”

(SIR Agenzia. Staff).

“Il dialogo sincero e rispettoso tra cristiani e musulmani è un dovere per noi che vogliamo obbedire alla volontà di Dio”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza un gruppo di musulmani da Bologna, prima dell’udienza generale in piazza San Pietro. “La volontà di un Padre è che i suoi figli si vogliano bene, si aiutino a vicenda, e che, se sorge tra loro qualche difficoltà o incomprensione, si mettano d’accordo con umiltà e pazienza”, ha ricordato Francesco, secondo il quale tale dialogo “richiede il riconoscimento effettivo della dignità e dei diritti di ogni persona”, in cima ai quali “c’è quello alla libertà di coscienza e di religione, che significa che ogni essere umano dev’essere pienamente libero per quanto riguarda le sue scelte religiose”. Inoltre, “ogni credente deve sentirsi libero di proporre – mai imporre! – la propria religione ad altre persone, credenti o no”, il monito del Papa: “Ciò esclude ogni forma di proselitismo, inteso come esercitare pressioni o minacce; deve respingere ogni tipo di favori finanziari o lavorativi; non deve approfittare dell’ignoranza delle persone”.

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Il Papa, i comici e l’equivoco su Tommaso Moro

(La Nuova Bussola. Miguel Cuartero).

San Tommaso Moro è stato recentemente citato nel corso dell’incontro che il Papa ha svolto con i comici. Nota era la sua ironia, ma non fu l’ironia a farne un santo martire. Fare di lui un buffone non fa onore ad un uomo che in ogni momento ebbe, sì, la battuta pronta, ma che diede prova di una profondità e di una serietà senza uguali. Il 22 giugno la Chiesa ha ricordato i martiri inglesi Tommaso Moro, gran cancelliere del Regno d’Inghilterra, e John Fisher, vescovo di Rochester. Entrambi persero la vita per mano del re Enrico VIII a causa del loro rifiuto di firmare l’atto di Supremazia che sentenziava la separazione del Regno dalla Chiesa di Roma e l’insubordinazione al Papa. Tommaso Moro è stato recentemente, e più volte, citato nel contesto di un incontro avvenuto in Vaticano il 14 giugno tra papa Francesco e una delegazione di comici provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’Italia. Un incontro organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione guidato dal card. José Tolentino de Mendonça con l’aiuto del sacerdote gesuita Antonio Spadaro, presenti, tra gli altri, all’incontro.

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For true ecumenism, the Pope must also clean up his church

(Katholisch.de. FELIX NEUMANN)

Even popes have realistically assessed what the papacy means for ecumenism. Paul VI described his office as the “greatest obstacle” on the path to church unity. With the primacy of jurisdiction and infallibility, the First Vatican Council drove in stakes that are almost impossible to circumvent, and whose status as dogma cemented what was already pretty entrenched. Even below this highest level of formally proclaimed dogma, however, it is not just the papacy in general that is an obstacle to ecumenism, but also many of the decisions of the incumbent pope – despite all the signs, from the cordial dialogue with Orthodox and Anglicans to the inclusion of Coptic martyrs in the Catholic calendar of saints to the reinstatement of the title of Patriarch of the West. The Anglican Ordinariates are still committed to the return to ecumenism, which has long since been overcome with regard to the Eastern Churches. Recognition of Anglican ordinations is not up for debate. The reason for declaring them null and void in the 19th century was questions about the ordination rite – today the Dicastery for the Doctrine of the Faith makes the wording of sacraments so strong that the validity of the sacraments in separate churches is called into question.

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Papa Francesco: ai luterani, “camminare insieme, pregare insieme e fare la carità insieme”

(Agenzia SIR. Staff).

Il 1700° anniversario del Concilio di Nicea è “un bellissimo segno di speranza, che ha un posto speciale nella storia della riconciliazione tra cattolici e luterani”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una delegazione della Federazione luterana mondiale. “Ciò che è accaduto il 31 ottobre 1999 ad Augusta è un altro segno di speranza nella nostra storia di riconciliazione”, ha proseguito Francesco ricordando la Dichiarazione firmata da cattolici e luterani: “Conserviamolo nella memoria come qualcosa di sempre vivo. Che il 25° anniversario sia celebrato nelle nostre comunità come una festa della speranza”.

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Andrea Grillo: An astonishing interview of the main lay ideologue behind Traditionis Custodes and the desire to ban the Traditional Mass

(RORATE CAELI. Diane Montagna).

While Archbishop Viola, Secretary of the Dicastery for Divine Worship, is the main clerical ideologue interested in the ultimate ban of the Traditional Latin Mass, the main lay ideologue is Italian lay theologian Andrea Grillo, whose ideas and words are the very essence of the first partial ban instituted as “Traditionis custodes”.  Italian blog Messa in latino has just released an interview with him, from which it can be gleaned how exactly the Francis pontificate sees faithful attached to Tradition and the traditional rites of the Latin Church. It is nothing short of an astonishing interview: the hatred and disgust for his fellow Catholics expressed in his words (for instance, calling the multitudes of young people attending the Chartres Pilgrimage in France, “little more than a sect that experiences infidelity as salvation”) are not reserved even for the worst enemies of the Church.

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Archdiocese in Kerala, India, refuses to follow decree from Syro-Malabar Major Archbishop

(Crux. Nirmala Carvalho).

Tensions are continuing to rise within the Ernakulam-Angamaly archdiocese of the Syro-Malabar Church in Kerala, India, as clergy and laypeople resist efforts to impose a new liturgy on their parishes. A circular letter was issued by Major Archbishop Raphael Thattil – the head of the Syro-Malabar Church – and archdiocesan administrator Bosco Puthur was supposed to be read at Masses last week, but 321 churches in in the Ernakulam-Angamaly archdiocese refused to do so, resulting in protests and verbal assaults. The Syro-Malabar Church, with an estimated following of 4.25 million worldwide, is the second largest of the eastern Churches in communion with Rome. Ever since its synod decided in 2021 to adopt a new, unified mode of celebrating the Mass, the Church has been gripped by controversy, above all in its largest jurisdiction of Ernakulam-Algamany. The synod required that Mass be celebrated facing the people during the Liturgy of the Word, and facing the altar during the Liturgy of the Eucharist.

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Religion and Spirituality in East Asian Societies

(Pew Research Center. Jonathan Evans ad others).

By some measures, East Asia seems like one of the least religious regions in the world. Relatively few East Asian adults pray daily or say religion is very important in their lives. And rates of disaffiliation – people leaving religion – are among the highest in the world, according to a new Pew Research Center survey of more than 10,000 adults in East Asia and neighboring Vietnam. Yet, the survey also finds that many people across the region continue to hold religious or spiritual beliefs and to engage in traditional rituals. A majority of adults surveyed in Hong Kong, Japan, South Korea, Taiwan and Vietnam say they believe in god or unseen beings.

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Verso un nuovo documento congiunto cattolico ortodosso

(AciStampa. Andrea Gagliarducci).

Ci sarà un nuovo documento congiunto cattolico ortodosso, intitolato “Verso l’Unità nella fede: questioni teologiche e canoniche”, la cui bozza è stata discussa nel Comitato di Coordinamento della Commissione Teologica Congiunta per il Dialogo tra gli Ortodossi e la Chiesa Cattolica durante il loro ultimo incontro.

Il comitato si è incontrato a Bari dal 3 al 7 giugno. È il comitato operativo, che delinea le linee guida e mette a punto il lavoro della commissione, e che determina i temi che saranno discussi dalla commissione. Il Comitato di Coordinamento è guidato dal Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e dal metropolita Job di Pisidia del Patriarcato Ecumenico. I due sono anche co-presidenti della Commissione. Fino al 2018, era parte del comitato e della commissione anche un rappresentante del Patriarcato di Mosca. Tuttavia, dal 2018 il Patriarcato di Mosca, in protesta con la decisione del Patriarcato Ecumenico di garantire l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa Ucraina, ha deciso di sospendere tutti i dialoghi ecumenici multilaterali che fossero presieduti o co-presieduti dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Secondo il comunicato finale del Comitato, i membri hanno “considerato la bozza di un testo intitolato “Verso l’Unità nella Fede. Questioni canoniche e teologiche”, chiamato a “riassumere i risultati del dialogo fino ad oggi e identifichi le diverse questioni ancora da risolvere tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa”. Il comunicato sottolinea che “il Comitato di Coordinamento ha cominciato a discutere in particolare delle questioni teologiche e storiche riguardo il Filioque e l’infallibilità”. A questo proposito, aggiunge, “sono stati formati due sottocomitati, e ognuno di questi ha avuto il compito di produrre una bozza su uno di questi temi”. Inoltre, è stato deciso che “una volta che questi documenti in bozza saranno completati, il Comitato di Coordinamento si incontrerà, si spera il prossimo anno in data e luogo da destinarsi, per discuterli nel dettaglio”.

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Unità dei cristiani: card. Koch, “continuare il dialogo sull’infallibilità”

no foto

(SIR Agenzia d’informazione),

“Tutti parlano dell’infallibilità del Papa, ma al Concilio Vaticano II si è detto dell’infallibilità della Chiesa”. A precisarlo è stato il card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, rispondendo alle domande dei giornalisti, durante la presentazione – in sala stampa vaticana – del Documento di studio “Il vescovo di Roma. Primato e sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte
all’enciclica ‘Ut unum sint’”. “Il Papa non può avere altra infallibilità che la fede della Chiesa cattolica”, ha ricordato il cardinale: “E’ colui che può interpretare, annunciare questa infallibilità della Chiesa. Può dire: “Non è la mia infallibilità, ma io pronuncio l’infallibilità della Chiesa’. Nel caso dei dogmi dell’ Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria, ad esempio, “prima di proclamare i dogmi hanno chiesto a tutti i vescovi del mondo”. “Continuare il dialogo, per l’interpretazione autentica della Chiesa”, l’auspicio di Koch.

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Unità dei cristiani: card. Koch, “continuare il dialogo sull’infallibilità”

no foto

(Agenzia SIR. Staff)

“Tutti parlano dell’infallibilità del Papa, ma al Concilio Vaticano II si è detto dell’infallibilità della Chiesa”. A precisarlo è stato il card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, rispondendo alle domande dei giornalisti, durante la presentazione – in sala stampa vaticana – del Documento di studio “Il vescovo di Roma. Primato e sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte
all’enciclica ‘Ut unum sint’”. “Il Papa non può avere altra infallibilità che la fede della Chiesa cattolica”, ha ricordato il cardinale: “E’ colui che può interpretare, annunciare questa infallibilità della Chiesa. Può dire: “Non è la mia infallibilità, ma io pronuncio l’infallibilità della Chiesa’. Nel caso dei dogmi dell’ Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria, ad esempio, “prima di proclamare i dogmi hanno chiesto a tutti i vescovi del mondo”. “Continuare il dialogo, per l’interpretazione autentica della Chiesa”, l’auspicio di Koch.

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Fraternidad madrileña frente a la amenaza de cisma

(Alfa y Omega. José Calderero de Aldecoa).

Los fieles del rito siro-malabar no están acostumbrados a copar las portadas de la prensa sociorreligiosa, pero en el último año no dejan de aparecer en ellas. Uno de los motivos ha sido la amenaza de cisma, que todavía hoy planea sobre la diócesis de Ernakulam-Angamaly, situada al sur de la India, al negarse una parte de la comunidad a celebrar la Eucaristía siguiendo la reforma del rito elaborada en 1999 y cuya implementación impuso su Sínodo en 2021. El Papa llegó incluso a grabar un vídeo en el que les pedía: «No obliguen a la autoridad competente a tomar nota de que han abandonado la Iglesia». A pesar de las advertencias, un grupo de sacerdotes se sigue negando a aceptar la reforma, lo que ha llevado al arzobispo mayor de esta Iglesia y al visitador apostólico de la diócesis rebelde a dar un ultimátum: «Los sacerdotes que desobedezcan [N. de la R.: y no celebren la Misa tal y como ha establecido el Sínodo] serán considerados fuera de la comunión con la Iglesia católica» a partir del 3 de julio.

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El arzobispo de Canterbury en Panamá: Un líder religioso frente a los desafíos modernos.

(Rita Vásquez. La Prensa).

Justin Welby, el arzobispo de Canterbury, líder jerárquico de la Iglesia de Inglaterra y figura prominente en la Comunión Anglicana, estuvo recientemente en Panamá y mantuvo una conversación exclusiva con La Prensa.

El prelado, cuyo nombre es de notable importancia tanto en el contexto eclesiástico como en el mundial, ocupa una posición de autoridad y liderazgo en la Iglesia de Inglaterra, siendo el principal obispo de la misma y ejerciendo una influencia significativa en la dirección espiritual y social de la comunidad anglicana en todo el mundo.

Su presencia en Panamá destaca la relevancia que la Iglesia anglicana otorga a la región y subraya su compromiso con el diálogo interreligioso y la búsqueda de soluciones a los desafíos contemporáneos, como la migración, el cambio climático y los conflictos en Ucrania y Gaza.

Durante su estadía en Panamá, aprovechó la oportunidad para compartir con invitados en una recepción ofrecida en su honor por el embajador de Inglaterra en Panamá, James Dauries. En dicho evento, recalcó el valor de la participación de la sociedad civil, especialmente de la prensa libre e independiente, en la sostenibilidad de las democracias.

Welby no solo es un líder religioso destacado, sino que también sirve como asesor espiritual de la monarquía británica y desempeña un papel importante en eventos ceremoniales relacionados con la corona. Coronó al rey Carlos III el 6 de mayo de 2023.

¿Qué le trae a Panamá?

Como arzobispo de la Comunión Anglicana, cada año seleccionamos una región para una visita especial. Esta vez correspondió América Central. Hemos estado aquí durante diez días y parece ser la primera vez que un alto representante de nuestra Iglesia ha venido, así que era una deuda pendiente.

¿Cómo percibe la Iglesia de Inglaterra su papel histórico y su influencia actual en América Latina, especialmente considerando el legado colonial británico y las actividades misioneras en la región?

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Papa Francesco e Papa Tawadros, scambio di lettere per l’amicizia copto cattolica

(Andrea Gagliarducci. ACI Stampa).

Non c’è alcun riferimento alla sospensione del dialogo teologico con la Chiesa Cattolica decisa dalla Chiesa Copta dopo la pubblicazione della dichiarazione Fiducia Supplicans sulla benedizione per le unioni irregolari. Anzi, lo scambio di lettere tra Papa Francesco e Papa Tawadros rappresenta, forse, un segno di disgelo, o comunque il segnale che il rapporto continua, nonostante tutto. E il 22 maggio, infatti, il Cardinale Victor Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, è stato al Cairo ad incontrare lo stesso Papa Tawadros.

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Pope Francis: Young people ‘can break the chains of antagonism’ between Catholics, Orthodox

(CNA. Almudena Martínez-Bordiú).

Pope Francis has placed in young people his hope that Catholics and Orthodox may be “united in diversity” and “break the chains” of antagonism, misunderstanding, and prejudice that have kept them prisoners for centuries.

In a Thursday audience, the Holy Father received the director-general of the Apostolikí Diakonía of the Orthodox Church of Greece, Metropolitan Agathangelos, and a delegation from the Theological College of Athens.

The Apostolikí Diakonía is the official publishing house and missionary arm of the Orthodox Christian Church of Greece. Since 1936 it has published hundreds of books on Christian theology and tradition, Orthodox spirituality, and biblical studies.

At the beginning of his talk given at the Apostolic Palace of the Vatican, the Holy Father expressed his gratitude for the collaboration between Apostolikí Diakonía and the Dicastery for the Promotion of Christian Unity.

He also addressed a particular greeting to the archbishop of Athens and all Greece, His Beatitude Ieronymos II, who was present at the audience and whom the pontiff described as “a man of deep faith and a wise pastor.”

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Bartolomé anuncia que Francisco y él peregrinarán juntos a Nicea durante el Jubileo de 2025

(Religión Digital.  Jesús Bastante).

“Su Santidad el Papa Francisco desea celebrar juntos este importante aniversario y tiene previsto venir a nuestro país para visitar el Patriarcado de Constantinopla, y después nos dirigiremos juntos a Nicea, a Iznik, para una importante celebración histórica de este aniversario“. El patriarca Bartolomé anunció este jueves, desde Lisboa, que Francisco viajará a Turquía el próximo año, coincidiendo con el Jubileo por los 1700 años del Concilio de Nicea. 

Durante un encuentro con periodistas con motivo del encuentro interreligioso organizado por Kaiciid, el patriarca de Constantinopla también anunció la creación de un comité organizador que “se reunirá en breve”.

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Diplomazia pontificia, il “tutti per tutti” del Papa per la Pasqua orientale

(Di Andrea Gagliarducci. AciStampa).

Tutte le donne, tutti i medici, tutti i sacerdoti: sono le tre categorie di prigionieri di guerra che è prioritario liberare, secondo Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. La richiesta è stata reiterata nella lettera di Pasqua di Sua Beatitudine, diffusa lo scorso 29 aprile, e che fa riferimento all’appello “tutti per tutti” di Papa Francesco, il quale, nell’urbi et orbi del 31 marzo 2024, ha chiesto una liberazione di tutti i prigionieri di guerra da parte ucraina e da parte russa.

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Anglicans meet for the first time in Rome and visit the Pope

We don’t know German neither, but we hit the button for automatic translation into our language because the article is interesting 😊

(Katholisch).

Ende Januar hatte es ein großes katholisch-anglikanisches Bischofstreffen in Rom und Canterbury gegeben. Nun kommen die Leiter der anglikanischen Weltgemeinschaft erstmals am Tiber zusammen – und treffen auch den Papst.

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Il Consiglio Ecumenico delle Chiese: “Nessuna guerra è santa”

(Vatican News. Press editorial).

In una nota il World Council of Churches critica il decreto approvato il 27 marzo dal Consiglio mondiale del popolo russo, presieduto dal patriarca Kirill, in cui si definisce l’aggressione in Ucraina secondo un carattere sovrannaturale: “La guerra incompatibile con la natura stessa di Dio e contro i fondamentali principi cristiani ed ecumenici”, affermano i membri del Consiglio, denunciando l’invasione dell’Ucraina come “illegale e ingiustificabile”

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Maxime François-Marsal dice que es preocupante el auge de las sectas protestantes en Congo-Brazzaville

(ACN/InfoCatólica. ACN news).

Maxime François-Marsal, de Ayuda a la Iglesia Necesitada (ACN), comenta en una entrevista sobre su reciente viaje a Congo-Brazzaville. Explica que, a pesar de ser un país poco mencionado y a menudo confundido con su vecino más grande, la República Democrática del Congo, Congo-Brazzaville enfrenta grandes desafíos tanto económicos como sociales, con una historia de conflictos violentos que han marcado profundamente a su población.

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