(L´Osservatore romano).
Arriva da Eringeti, al confine tra le martoriate province del Nord Kivu e dell’Ituri, una delle ultime pagine della violenza senza fine nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Quattordici cristiani, molti giovanissimi, uccisi a colpi di panga e kalashnikov per mano dei ribelli delle Forze alleate democratiche (Adf). Il rifiuto di convertirsi all’islam la causa del loro massacro. Solo l’ultimo — particolarmente brutale, come attestato da un video del gruppo jihadista rilanciato in Europa da fonti della società civile — di una lunga scia di sangue che da almeno tre anni non dà sosta in queste aree così ricche di risorse naturali ai piedi della catena montuosa del Ruwenzori. Il loro martirio è stato evocato nei giorni scorsi da Papa Francesco: «Sono stati sgozzati, semplicemente perché erano …