(Angela Ambrogetti. ACI Stampa).
Una serie di norme che non venivano riviste dal 1978, che nei tempi della Chiesa non è tantissimo, ma per i ritmi dei media contemporanei e dei social in effetti è molto.
Il documento atteso e presentato oggi alla stampa accreditata in Vaticano sul discernimento dei presunti fenomeni soprannaturali, scritto dal Dicastero per la Dottrina della Fede, è di fatto un Vademecum per i vescovi delle Chiese locali. Più pastorale e meno dottrina. Solo il Papa in persona può decidere se un fenomeno è soprannaturale o no, per il resto ci sono i vescovi e le conferenze episcopali che lavorano con il Dicastero.
Sei gradi di “certezza” di un fenomeno come le visioni o le lacrimanzioni, che devono gestire i vescovi in primo luogo, poi devono inviarli al Dicastero che valuta il caso, e semmai si può istituire una Commissione.