Il cardinale Müller si è tradito sulla illegittimità di Bergoglio

(Roma. it. Andrea Cionci).

Non si tratta di separare i buoni dai cattivi, ma di separare i fedeli dagli infedeli. Non solo fare pulizia nel piccolo mondo della Curia, bensì nella Chiesa nel suo insieme”. Continua la strategia della premiata ditta chiesa bergogliana/mainstream per distrarvi dall’unica cosa che conta: l’istanza depositata il 6 giugno presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano sulla sede impedita di papa Benedetto XVI. La nullità dell’abdicazione di papa Ratzinger. Come avrete notato, in questi giorni è tutto un gran ciaccolare di illegittimità di Bergoglio, ma per motivazioni appositamente fuorvianti: il Concilio Vaticano II, la strampalata teoria del “vizio di consenso”, le sue eresie, la presunta incapacità di intendere e volere, i papi presuntamente invalidi dal 1958… Un circo di posizioni campate per aria per depistare l’attenzione dal fulcro della Magna Quaestio: la nullità dell’abdicazione di papa Ratzinger. Infatti, vedete bene che Viganò, sul quale tutti i riflettori sono puntati, sta facendo il miglior favore del mondo a Bergoglio: rifiutando il processo e disconoscendo la chiesa post Concilio, si farà – a buona ragione – scismare e porterà fuori dalla Chiesa tanti bravi cattolici legati alla Tradizione, liberando Bergoglio dagli oppositori interni e magari producendo un conflitto fra il tribunale del Dicastero per la Dottrina della fede e quello dello Stato della Città del Vaticano con un modesto tentativo di condizionare i giudici di quest’ultimo.

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Francesco: «Benedetto XVI si dimise per umiltà»

(Avvenire).

In un nuovo libro intervista il Pontefice torna sul rapporto tra lui e Joseph Ratzinger e sul “passaggio di testimone” che avvenne fra loro. Benedetto XVI «si sedette a un tavolo, sopra c’erano un grosso scatolone e una cartellina. “Questi sono gli atti dell’inchiesta”. Si riferiva alle conversazioni dei tre cardinali “investigatori” sul caso Vatileaks. C’era di mezzo una vera e propria cricca. C’era chi manovrava, chi raggirava… Tra le vittime ci fu anche l’allora cardinale Pietro Parolin, volevano impedire la sua nomina a segretario di Stato». Così papa Francesco racconta il suo primo incontro con Joseph Ratzinger-Benedetto XVI dopo la sua elezione. Il testo, pubblicato in anteprima dal quotidiano Repubblica è un estratto dal libro Il successore. I miei ricordi di Benedetto XVI, uscito nei mesi scorsi in Spagna (Avvenire ne aveva dato conto prima della pubblicazione , e poi, in un secondo tempo, al momento della pubblicazione in lingua spagnola) e ora in italiano da Marsilio, frutto di tre conversazioni fra il Pontefice argentino e Javier Martínez-Brocal, vaticanista del quotidiano spagnolo ABC, avvenute tra luglio 2023 e gennaio 2024.

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Neanche da morto lasciano in pace Ratzinger: la “caccia” agli eredi per il processo non è finita

(Il Giornale. Nico Spuntoni).

Benedetto XVI non era particolarmente amato da una parte dell’opinione pubblica tedesca. La morte, avvenuta ormai un anno e mezzo fa, non ha fatto sparire del tutto questo sentimento. Emblematica è la vicenda della causa civile intentata contro di lui nell’estate del 2022 da una vittima dall’ex prete Peter Hullermann, condannato nel 1986 per pedofilia e che si era segnalato per episodi analoghi nel 1979 mentre operava nella diocesi di Essen. Nel 1980 Hullermann, inviato a seguire una terapia psicoterapeutica in zona, chiese ospitalità all’arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Nel corso di una riunione, l’allora cardinale arcivescovo Joseph Ratzinger acconsentì alla concessione di un alloggio ma imponendo che il sacerdote non venisse utilizzato per le attività pastorali. Questo divieto di Ratzinger, tuttavia, non venne rispettato e Hullermann tornò a molestare dei minorenni. Di questa negligenza si assunse la responsabilità l’allora vicario generale Gerhard Gruber, ma una vittima ha ritenuto in ogni caso di portare in tribunale l’ultranovantenne Benedetto XVI per una richiesta di risarcimento danni.

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Cómo trató alguna prensa española el pontificado de Benedicto XVI

(JOSÉ FRANCISCO SERRANO OCEJA. Religión Confidencial).

La periodista valenciana Carola Minguet, responsable de Comunicación de la Universidad Católica de Valencia y colaboradora de Religión Confidencial, acaba de publicar su tesis doctoral, y algo más que su tesis doctoral, sobre el tratamiento periodístico del pontificado de Benedicto XVI.

Lo ha hecho por cierto en una de las editoriales académicas más prestigiosas, y que más puntos dan para las promociones universitarias en el ámbito de la comunicación y de la ciencias sociales, Tirant.

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L’operazione fallita di raccontare una continuità tra Francesco e Benedetto

(GIOVANNI MARIA VIAN. Domani).

Il titolo dell’ultimo libro intervista con il pontefice, uscito in Spagna sui suoi rapporti con Joseph Ratzinger, ne indica con esattezza il contenuto. Papa Francisco. El sucesor. Mis recuerdos de Benedicto XVI (Planeta, in Italia sarà pubblicato da Marsilio) è infatti un testo – basato su tre ore di intervista, raccordate e corredate di utili documenti – dal quale emerge innanzi tutto la figura di Bergoglio. Attraverso la memoria che il papa conserva del predecessore e vuole che sia trasmessa. Con l’intento, dichiarato programmaticamente dal giornalista che l’ha scritto, Javier Martínez-Brocal, di mostrare la continuità tra i due papi. Ma il libro non convince e apre, anzi, non poche questioni.

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Joseph Ratzinger nur ein Übergangspapst?

Peter seewald

(Karl Birkenseer. Katholische SonntagsZeitung).

REGENSBURG/ROM (kb) – Wie kürzlich bekannt wurde, hat Papst Franziskus seinen Vorgänger Benedikt XVI. als „Übergangspapst“ bezeichnet. Benedikt-Biograf Peter Seewald bezieht dazu in einem Interview mit der Katholischen SonntagsZeitung Stellung.

Das Franziskus-Zitat ist in einem neu erschienenen Buch des spanischen Vatikan-Korrespondenten Javier Martinez-Brocal enthalten und geht auf eine Interview-Äußerung des Papstes aus dem Jahr 2022 zurück. Franziskus berichtet darin über das Konklave 2005, bei dem Kardinal Joseph Ratzinger zum Papst gewählt wurde.

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