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Un omaggio a Joaquín Navarro-Valls, una occasione per i giovani

“Un omaggio a Joaquín Navarro-Valls che, oltre ad essere stato portavoce per 22 anni di un grande pontefice come San Giovanni Paolo II, è stato anche il co-fondatore della nostra fondazione, la Biomedical University Foundation. Un riconoscimento che si pone come obiettivo quello di promuovere una cultura della leadership intesa come servizio agli altri. L’evento si propone inoltre di contribuire alla formazione personale e professionale dei giovani studenti attraverso il “Fondo Borse di Studio per l’Università Campus Bio-Medico di Roma e intitolato proprio a Joaquín Navarro- Valls”. Il Presidente della Biomedical University Foundation, dottor Alessandro Pernigo, descrive così il “Premio Internazionale Leadership e Benevolenza Joaquín Navarro-Valls”.

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Il ruolo della scuola cattolica nel cammino sinodale della Chiesa cattolica in Italia

(Acistampa. Simone Baroncia).

“Le Linee Guida per la fase sapienziale del Cammino Sinodale delle Chiese in Italia invitano a ricercare le ‘condizioni di possibilità’ per una conversione pastorale e missionaria delle nostre Chiese, focalizzandosi non su che cosa il mondo deve cambiare per avvicinarsi alla Chiesa, ma su come la Chiesa debba cambiare per favorire l’incontro del Vangelo con il mondo… Il ‘camminare insieme’, infatti, sta sempre più caratterizzando la vita delle scuole cattoliche e dei loro organismi, come dimostra il lavoro stesso del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, improntato a reciproca stima e collaborazione e promotore a sua volta di un ampio discernimento sul futuro della Scuola cattolica e della Formazione professionale di ispirazione cristiana in Italia”: così inizia il ‘contributo per il Cammino Sinodale della Chiesa in Italia’ del Consiglio nazionale della scuola cattolica (Cnsc), inviato al Comitato del Cammino sinodale della Chiesa italiana quale contributo alla seconda fase del percorso sinodale, che riguarda il cammino ‘sapienziale’.

Papa Francesco: “Scienza e fede non sono in conflitto”

(Acistampa).

Il Papa ha incontrato i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître

“Vi state confrontando sugli ultimi interrogativi posti dalla ricerca scientifica in cosmologia: i differenti risultati ottenuti nella misura della costante di Hubble, l’enigmatica natura delle singolarità cosmologiche e l’attualissimo tema delle onde gravitazionali. La Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître.

“L’inizio dell’universo, la sua evoluzione ultima, la struttura profonda dello spazio e del tempo pongono gli esseri umani di fronte a una ricerca affannosa di senso, in uno scenario vastissimo dove essi rischiano di perdersi”, si tratta di temi che – ha aggiunto Francesco – hanno “una particolare rilevanza per la teologia, la filosofia, la scienza e anche per la vita spirituale”.

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Note storiche, il Revisore Generale e la lotta alla corruzione in Vaticano

(Acistampa. Angela Ambrogetti).

Era il 2014 quando Papa Francesco con il Motu Propio Fidelis dispensator et prudens affidava al Revisore Generale l’incarico di compiere la revisione contabile dei Dicasteri della Curia Romana, delle Istituzioni Collegate con la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Cinque anni dopo con un nuovo statuto il Papa indicava le funzioni e le competenze dell’Ufficio del Revisore Generale, quale Dicastero della Curia Romana, confermato dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium che annovera l’Ufficio del Revisore Generale tra gli Organismi economici. Come si legge nelle Note Storiche dell’ Annuario Pontficio ” L’ufficio del Revisore generale attua con piena autonomia ed indipendenza le revisioni contabili dei bilanci individuali di enti e dicasteri che confluiscono nel consolidato della Santa Sede e del Governatorato della Città del Vaticano. Il compito più interessante riguarda la attività anticorruzione secondo la Convenzione di Mérida. Su richiesta del Consiglio per l’Economia o della Segreteria per l’Economia, e dei Responsabili degli Enti e delle Amministrazioni di cui all’articolo 1 dello Statuto del Consiglio per l’Economia o su iniziativa del Revisore Generale stesso, informato il Cardinale Coordinatore del Consiglio per l’Economia, svolge revisioni su situazioni particolari connesse a; anomalie nell’impiego o nell’attribuzione di risorse finanziarie o materiali; irregolarità nella concessione di appalti o nello svolgimento di transazioni o alienazioni; atti di corruzione o frode.

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Verso un nuovo documento congiunto cattolico ortodosso

(AciStampa. Andrea Gagliarducci).

Ci sarà un nuovo documento congiunto cattolico ortodosso, intitolato “Verso l’Unità nella fede: questioni teologiche e canoniche”, la cui bozza è stata discussa nel Comitato di Coordinamento della Commissione Teologica Congiunta per il Dialogo tra gli Ortodossi e la Chiesa Cattolica durante il loro ultimo incontro.

Il comitato si è incontrato a Bari dal 3 al 7 giugno. È il comitato operativo, che delinea le linee guida e mette a punto il lavoro della commissione, e che determina i temi che saranno discussi dalla commissione. Il Comitato di Coordinamento è guidato dal Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e dal metropolita Job di Pisidia del Patriarcato Ecumenico. I due sono anche co-presidenti della Commissione. Fino al 2018, era parte del comitato e della commissione anche un rappresentante del Patriarcato di Mosca. Tuttavia, dal 2018 il Patriarcato di Mosca, in protesta con la decisione del Patriarcato Ecumenico di garantire l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa Ucraina, ha deciso di sospendere tutti i dialoghi ecumenici multilaterali che fossero presieduti o co-presieduti dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Secondo il comunicato finale del Comitato, i membri hanno “considerato la bozza di un testo intitolato “Verso l’Unità nella Fede. Questioni canoniche e teologiche”, chiamato a “riassumere i risultati del dialogo fino ad oggi e identifichi le diverse questioni ancora da risolvere tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa”. Il comunicato sottolinea che “il Comitato di Coordinamento ha cominciato a discutere in particolare delle questioni teologiche e storiche riguardo il Filioque e l’infallibilità”. A questo proposito, aggiunge, “sono stati formati due sottocomitati, e ognuno di questi ha avuto il compito di produrre una bozza su uno di questi temi”. Inoltre, è stato deciso che “una volta che questi documenti in bozza saranno completati, il Comitato di Coordinamento si incontrerà, si spera il prossimo anno in data e luogo da destinarsi, per discuterli nel dettaglio”.

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Il Papa: “I movimenti chiusi vanno cancellati, non sono ecclesiali”

(AciStampa. Veronica Giacometti).

Riflettere sulla sinodalità e sulla chiusura dei movimenti. Questo è l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti all’Incontro annuale con i Moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita sul tema “La sfida della sinodalità per la missione”. “Sono contento di incontrarvi, e colgo l’occasione per riflettere con voi sulla sinodalità, che avete scelto come tema della vostra giornata di incontro. Più volte ho ripetuto che il cammino sinodale richiede una conversione spirituale, perché senza un cambiamento interiore non si raggiungono risultati duraturi. Il mio desiderio, infatti, è che, dopo questo Sinodo, la sinodalità rimanga come modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli, entrando nel cuore di tutti, pastori e fedeli, fino a diventare uno stile ecclesiale condiviso. Tutto ciò, però, richiede un cambiamento che deve avvenire in ognuno di noi, una vera e propria conversione”, commenta il Pontefice ai presenti in Udienza. “È stato un cammino lungo. Pensate che il primo che ha visto che c’era bisogno della sinodalità nella Chiesa latina è stato San Paolo VI, quando dopo il Concilio ha creato il Segretariato per il Sinodo dei Vescovi. La Chiesa orientale aveva conservato la sinodalità, invece la Chiesa latina l’aveva persa. È stato San Paolo VI ad aprire questa via. E oggi, a quasi 60 anni, possiamo dire che la sinodalità è entrata nel modo di agire della Chiesa. La cosa più importante di questo Sinodo sulla sinodalità non è tanto trattare questo problema o quell’altro. La cosa più importante è il cammino parrocchiale, diocesano e universale nella sinodalità”, dice Francesco.

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Papa Francesco al G7, dieci bilaterali e un discorso sull’intelligenza artificiale

(AciStampa.  Andrea Gagliarducci).

Ci sarà anche un bilaterale con il presidente ucraino Volodymir Zelensky nel fitto programma di Papa Francesco al G7, e il già annunciato incontro con il presidente USA Biden. Ma il dato forse più interessante è il bilaterale previsto con il presidente turco Recep Tayip Erdogan – una telefonata tra i due c’era stata a ottobre 2023, dopo l’inizio del conflitto a Gaza – e quello previsto con il primo ministro indiano appena rieletto Narendra Modi, che il Papa aveva incontrato nell’ottobre 2021, al culmine dei problemi causati in India dalle leggi anticonversione. In tutto, dieci bilaterali (otto presidenti, un capo di governo, un direttore generale), moltissimi argomenti di cui spaziare e un tema – l’intelligenza artificiale – su cui la Santa Sede lavora da decenni, anche quando ancora non si chiamava così. Il programma di Papa Francesco a Borgo Egnazia copre tutto il pomeriggio, e vede due turni di incontri bilaterali. Il Papa parte in elicottero alle 11 dal Vaticano per atterrare a Borgo Egnazia alle 12.30, accolto dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. Quindi, primo round di incontri bilaterali. Il Papa parlerà con il Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, poi con il presidente ucraino Volodymir Zelensky, quindi con il presidente di Francia Emmanuel Macron e con il presidente del Canada Justin Trudeau. Quindi, il Papa arriverà ufficialmente al G7, con accoglienza ufficiale prevista alle 14.05 e discorso previsto alle 14.15. Papa Francesco ascolterà anche gli interventi successivi, fino alle 17.30, quando i partecipanti nella sessione – che è la cosiddetta sessione outreach, dedicata agli invitati al di fuori del G7 – faranno una foto di gruppo.

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Patriarca d’Occidente: il perché è stato riutilizzato questo titolo del Papa nell’ultimo documento ecumenico

(Andrea Gagliarducci. ACI Stampa).

Era tornato in sordina, senza alcun annuncio né spiegazione, il titolo di Patriarca di Occidente associato al Papa. E la spiegazione della scelta si trova nell’ultimo documento licenziato dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Primato e Sinodalità nei Dialoghi Ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut Unum Sint.

Si tratta di un documento dalla lunga gestazione, una sorta di sommario ragionato di tutti i dibattiti ecumenici e delle varie commissioni e sottocommissioni di dialogo che si sono stabilite e delineate in questi ultimi anni di ecumenismo, e di come il dibattito abbia avuto nuova linfa dall’idea di una forma rinnovata dell’esercizio del Ministero Petrino contenuta nell’enciclica Ut Unum Sint di San Giovanni Paolo II. Ma il documento prevede anche una parte finale, che ne è poi il vero cuore: 30 punti per definire le proposte concrete del dicastero per andare davvero verso questa nuova forma di esercizio del ministero petrino, e quattro raccomandazioni, che vanno dalla ricomprensione ed eventuale riformulazione di alcuni insegnamenti del Concilio Vaticano I.

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Papa Francesco in Campidoglio: “Roma riscopra il suo carattere universale”

(Marco Mancini. ACI Stampa).

“Nel ritornare a farvi visita, provo sentimenti di gratitudine e di letizia. Vengo a incontrare l’intera città, che pressoché dalla sua nascita ha avuto una chiara e costante vocazione di universalità. Per i fedeli cristiani questo ruolo non è stato frutto del caso, ma è corrisposto a un disegno provvidenziale”. Con queste parole Papa Francesco ha aperto il suo discorso per la visita in Campidoglio, la seconda dall’inizio del suo pontificato.

L’arrivo del Cristianesimo a Roma – ha ricordato il Pontefice – ha “permeato e trasformato la vita delle persone e delle stesse istituzioni. Alle persone avrebbe offerto una speranza ben più radicale e inaudita; alle istituzioni la possibilità di evolvere a uno stadio più elevato, abbandonando a poco a poco un istituto come quello della schiavitù, che anche a tante menti colte e a cuori sensibili era parso come un dato naturale e scontato, per nulla suscettibile di essere abolito. Questo della schiavitù è un esempio molto significativo del fatto che anche raffinate civiltà possono presentare elementi culturali così radicati nella mentalità delle persone e dell’intera società da non essere più avvertiti come contrari alla dignità dell’essere umano”.

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Diplomazia pontificia, Yermak da Papa Francesco la questione della libertà religiosa

(Andrea Gagliarducci. ACI Stampa).

 Una visita lampo di Andryi Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky, ha caratterizzato la giornata di Papa Francesco, che lo ha ricevuto l’8 giugno. Yermak, in Italia per colloqui di governo come parte di un tour europeo che lo ha visto anche in Francia a preparare il prossimo summit per la pace, ha anche incontrato, alle due di notte, il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e ha avuto anche un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Sul tavolo, anche la “formula di pace” ucraina e la conferenza per la pace in Ucraina in programma in Svizzera tra due settimane, che si svolgerà senza la presenza di Cina e Russia, rendendola di fatto meno efficace di quello che potrebbe essere.

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Papa Francesco, quando il decimo concistoro del pontificato?

(Di Marco Mancini. Acistampa).

Se si eccettua il 2021, Papa Francesco ha presieduto un concistoro all’anno dall’inizio del suo pontificato, creando complessivamente 142 cardinali. Ed entro la fine del 2024 il Papa potrebbe procedere al concistoro numero 10 del pontificato.

Quando? Con Papa Francesco è impossibile fare previsioni, visto che il Pontefice ci ha abituati alle sorprese nei tempi e nelle scelte, soprattutto in tema di concistori. La data prescelta, comunque, potrebbe essere decisa intorno all’avvio della seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità, che si aprirà il prossimo ottobre in Vaticano. 

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Papa Francesco, ai consacrati dice di rimanere in dialogo costante con Gesù

(Acistampa).

Il messaggio del Pontefice al Congresso della vita consacrata promosso dalla Conferenza dei Religiosi del Brasile per i 70 anni di fondazione.

In molti luoghi “il primo annuncio del Vangelo” è quello di “uomini e donne consacrati, che assumono con grande impegno e con la dedizione della propria vita” l’invito di Gesù a raggiungere tutti i continenti per proclamare la Buona Novella a ogni creatura. Papa Francesco lo scrive nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso della vita consacrata promosso dalla Conferenza dei Religiosi del Brasile per i 70 anni di fondazione. Per “vivere bene la chiamata divina”, dice il Pontefice, è necessario un “dialogo costante con Gesù nella preghiera quotidiana e la fedeltà ai voti”.

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Papa Francesco e Papa Tawadros, scambio di lettere per l’amicizia copto cattolica

(Andrea Gagliarducci. ACI Stampa).

Non c’è alcun riferimento alla sospensione del dialogo teologico con la Chiesa Cattolica decisa dalla Chiesa Copta dopo la pubblicazione della dichiarazione Fiducia Supplicans sulla benedizione per le unioni irregolari. Anzi, lo scambio di lettere tra Papa Francesco e Papa Tawadros rappresenta, forse, un segno di disgelo, o comunque il segnale che il rapporto continua, nonostante tutto. E il 22 maggio, infatti, il Cardinale Victor Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, è stato al Cairo ad incontrare lo stesso Papa Tawadros.

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Papa Francesco e i bambini, una grande festa per chiedere la pace

(Angela Ambrogetti. ACI Stampa).

Tutto è iniziato questa mattina quando in Vaticano Padre Marcin Schmidt, segretario generale della “Fondazione 5P Global”, ha accompagnato i un gruppo di bambini provenienti in prevalenza da zone di guerra che hanno incontrato il Papa. Intanto lo Stadio Olimpico si riempiva di bambini per la prima GMB la Giornata mondiale dei bambini. Papa Francesco è arrivato alle 16.40 allo stadio per l’evento patrocinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

Canti, testimonianze, danze, intrattenimento fin dalla mattina e poi le domande dei bambini al Papa. Il Canto della Giornata è “Bello mondo” e di lì è partito il Papa per la sua riflessione.

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Musei Vaticani: “restaurate” la tunica di San Pietro e la dalmatica di San Giovanni

(Veronica Giacometti. ACI Stampa).

E’ stato un lungo dibattito quello che si è tenuto presso i Musei Vaticani giovedì 23 maggio, “il Giovedì dei Musei Vaticani”, su due straordinarie reliquie da poco restaurate e “riportate alla luce”la tunica di San Pietro e la dalmatica di San Giovanni.

Si tratta di un inestimabile “Tesoro” che proviene dalla Cappella Papale del Sancta Sanctorum, quella che si trova in cima alla Scala Santa del Pontificio Santuario a piazza San Giovanni in Laterano. Poco si conosceva della cappella risalente ai tempi di papa Niccolò III (1277-1280) riservata alla devozione privata del pontefice e posta in cima alla Scala Santa. Poi nell’aprile del 1903, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, un fabbro riuscì finalmente a rompere le pesanti serrature che da secoli chiudevano e proteggevano il Tesoro del Sancta Sanctorum all’interno del Patriarchio Lateranense.

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CEI, la preghiera per la pace. Il Cardinale Zuppi: “La povertà in Italia ci preoccupa”

(Di Marco Mancini. Acistampa).

Circa un’ora e mezza. Tanto è durato ieri il colloquio a porte chiuse tra Papa Francesco e i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana riuniti in Vaticano per la 79/ma Assemblea Generale. Secondo Vatican News nel dibattito si è discusso di diversi temi, tra i quali migrazioni, calo delle vocazioni, accorpamento delle diocesi in persona episcopi, sinodalità e preghiera.

Ieri sera poi il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI, ha presieduto in San Pietro la preghiera per la pace e la recita del Rosario. “La Chiesa è una madre che ama e per questo non può arrendersi alla logica terribile del male. La Chiesa è una madre che porta nel suo cuore quella sofferenza terribile, indicibile, delle vittime, delle tante madri che non vogliono essere consolate perché i loro figli non ci sono più. Nessuno esiste senza gli altri e se gli altri non esistono più, anche noi smettiamo di esistere”, le parole dell’Arcivescovo di Bologna.

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“I cattolici cinesi, in comunione con il Vescovo di Roma, camminano nel presente“

(Acistampa).

Papa Francesco invia un Videomessaggio ai partecipanti al Convegno internazionale “100 anni dal Concilium Sinense: tra storia e presente”, organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana in collaborazione con l’Agenzia Fides e la Commissione Pastorale per la Cina, che si svolge oggi presso l’Aula Magna dell’Ateneo.

“Sono contento di potermi rivolgere a voi in occasione del convegno dedicato al centenario del Concilium Sinense, il primo e finora unico Concilio della Chiesa cattolica cinese, che si svolse a Shangai tra maggio e giugno 1924, esattamente cento anni fa”, dice subito il Papa spiegando l’evento.

“Quel Concilio fu davvero un passaggio importante nel percorso della Chiesa cattolica nel grande Paese che è la Cina. A Shangai, i Padri riuniti nel Concilium Sinense vissero un’esperienza autenticamente sinodale e presero insieme decisioni importanti. Lo Spirito Santo li riunì, fece crescere l’armonia tra loro”, ne è convinto il Papa.

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Diplomazia pontificia, Gallagher a Strasburgo per il 75esimo del Consiglio d’Europa

(ACI Stampa. Andrea Gagliarducci).

Mese pieno di impegni per l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati: il 17 e il 18 maggio è stato al Consiglio d’Europa, per celebrarne il 75esimo anniversario, mentre il 30 maggio sarà a Zagabria, per celebrare la protettrice della città, la Madonna di Kamenita Vrata, e tenere una lectio magistralis all’Università Cattolica.

Ma sono molti i viaggi che il “ministro degli Esteri” vaticano ha compiuto negli ultimi tempi. E va considerato anche quello forse più significativo, che lo ha portato in Vietnam ad inizio aprile. Hanoi non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, ma lo scorso anno si è arrivati al penultimo passo prima di stringerle, ovvero lo statuto di un rappresentante vaticano residente ad Hanoi, individuato nell’arcivescovo Marek Zalewski, nunzio a Singapore. Vietnam e Santa Sede hanno tenuto il 17 maggio l’XI tavolo di confronto, che ha stabilito la bontà delle relazioni tra i due Paesi e ha creato un precedente per il riconoscimento della Chiesa – dato non banale in un Paese ancora comunista e formalmente ateo come il Vietnam.

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