(Avvenire. Riccardo Maccioni).
Nelle liturgie presiedute dal Papa e nei documenti ufficiali, la Chiesa utilizza il latino. Anche se nelle celebrazioni viene usata abitualmente la lingua dei singoli Paesi, nelle liturgie solenni (per esempio presiedute dal Papa), e nei documenti ufficiali la Chiesa cattolica parla e scrive in latino. Una scelta che ha tra le sue motivazioni proprio il fatto che si tratti di una lingua “morta”, cioè non utilizzata quotidianamente e come tale immodificabile. Una volta imparata sai che non cambierà. Il nuovo episodio di Taccuino celeste, podcast dedicato ai temi della fede, spiega i motivi di questa scelta.