(il Messaggero. Franca Giansoldati).
Papa Francesco rivede la supremazia del primato petrino con una riforma di ampia portata per tutto il cammino ecumenico. E’ contenuta in un documento che verrà presentato domani in Vaticano (titolo: il vescovo di Roma) ed è l’elaborazione di anni di studi e contatti con le Chiese orientali, i protestanti, i luterani, il mondo ortodosso. Un tema che gli sta particolarmente a cuore. Già nella prima messa che fece iniziando la sua missione, Bergoglio il 19 marzo 2013 si interrogava con queste parole: «Gesù Cristo ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si tratta? Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce». Pochi anni dopo ad una delegazione di Costantinopoli si disse convinto «di avere a questo riguardo una responsabilità particolare, soprattutto nel constatare l’aspirazione ecumenica della maggior parte delle Comunità cristiane e ascoltando la domanda che di trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all’essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova forma di esercizio del papato».