Riecco le veglie anti-omofobia, arma contro il Catechismo

(Ermes Dovico. La Nuova Bussola Quotidiana).

In vista della Giornata internazionale contro l’omofobia tornano le relative “veglie di preghiera” promosse da gruppi Lgbt, il cui vero fine è sovvertire l’insegnamento della Chiesa su omosessualità e transessualità. Con la complicità di alcuni vescovi.

Siamo a maggio, mese della Madonna, mese in cui molti santi, nei secoli, hanno onorato la Madre celeste con particolari fioretti e pratiche di pietà. Ma nella nuova chiesa – con la “c” minuscola – maggio sta sempre più diventando il mese delle veglie contro la cosiddetta omofobia: o, meglio, contro l’“omotransbifobia”, come si chiama oggi per essere ancora più inclusivi. Veglie che si tengono dal 2007, in date vicine alla Giornata internazionale contro l’omofobia (17 maggio), spesso prolungandosi fino a giugno. Mese che per la Chiesa è dedicato al Sacro Cuore di Gesù, mentre per la neo chiesa, assorbita dal mondo, è quello del gay pride. Come dire: una “fede” rovesciata.

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