(SIR. M.Michela Nicolais).
Il Santo Padre ha concluso il ciclo di catechesi sulla virtù dedicando la catechesi all’umiltà: “Dove non c’è umiltà c’è guerra, discordia, divisione”. Al termine, un appello a “pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale”. All’Italia: “C’è scarsità di vocazioni”.
“Dove non c’è umiltà c’è guerra, c’è discordia, c’è divisione”. Lo ha detto, a braccio, Papa Francesco, al termine della catechesi dell’udienza di oggi, dedicata all’umiltà, l’ultima del ciclo sulle virtù, dedicata all’umiltà, “una virtù che non fa parte del settenario di quelle cardinali e teologali, ma che è alla base della vita cristiana a conclusione del ciclo di catechesi sulle virtù. “L’umiltà è tutto”, ha affermato Francesco: “È ciò che ci salva dal Maligno, e dal pericolo di diventare suoi complici. È la fonte della pace nel mondo e nella Chiesa. Dio ce ne ha dato l’esempio in Gesù e in Maria, e l’umiltà è proprio la via, il cammino, la salvezza”. Durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, il Papa ha chiesto di pregare per le vocazione e la vita consacrata, partendo da una consapevolezza: “c’è scarsità di vocazioni in Italia”. Poi l’appello a “pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale”: “Preghiamo per la pace. Abbiamo bisogno di pace. Il mondo è in guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto”, l’elenco: “Non dimentichiamo la Palestina, non dimentichiamo Israele: che si fermi questa guerra! Non dimentichiamo il Myanmar e non dimentichiamo i tanti Paesi in guerra”.