(Corriere della Sera. Gian Guido Vecchi).
Quando morì, il 12 ottobre 2006, Carlo Acutis aveva solo quindici anni. Una leucemia fulminante se l’era portato via in tre giorni. Lo sentiva, due mesi prima aveva registrato un video nel quale, sorridendo, diceva di essere pronto e chiedeva d’essere sepolto ad Assisi. «Una presenza positiva, una di quelle persone che, quando ci sono, tu stai meglio, che ti aiutano a vivere», raccontava al Corriere il gesuita Roberto Gazzaniga, ai tempi assistente spirituale al liceo classico Leone XIII di Milano: «Lo vedevo e mi veniva da dire: questo è un pezzetto di cielo per gli altri».