La Basilica di San Giovanni in Laterano compie 1700 anni e apre al pubblico

(Roma.com).

La Basilica di San Giovanni in Laterano festeggia i 1700 anni di storia. Inaugurata da da Papa Silvestro alla presenza di Costantino nel 324, torna a essere visitabile sino al 9 novembre 2024. Diverse iniziative di carattere religioso e culturale la animeranno per celebrarne l’anniversario. Un edificio costruito tre volte sino all’attuale rifacimento del ‘700. La prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d’Occidente, è situata sul colle del Celio. Intorno si trova il complesso formato dal Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e dalla Pontificia Università Lateranense.

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El hallazgo de una bomba de la Segunda Guerra Mundial provoca el desalojo de unas monjas cistercienses

(Vida Nueva. Staff).

Unas obras en las inmediaciones de la abadía cisterciense de St. Marienthal en Ostritz, Sajonia (Alemania) ha encontrado, tal como recoge Katholisch, una bomba de la II Guerra Mundial. A las 18:45 horas de ayer, martes, los expertos del servicio de desactivación de artefactos explosivos pudieron dar el visto bueno. La operación para desactivar la bomba, de aproximadamente 100 kilogramos, duró aproximadamente media hora, después de que todos las residentes en el convento y sus vecinos fueran evacuados. Según la policía, después del operativo todos los residentes pudieron regresar a sus hogares. La abadía de St. Marienthal, en Alta Lusacia, directamente en la frontera entre Alemania y Polonia, es el monasterio cisterciense más antiguo de Alemania. Existe desde principios del siglo XIII y alberga una colección de valiosos manuscritos.

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Lawsuit: Los Angeles Co. Fire Dept. ‘retaliated’ against Christian employee who refused to raise Pride flag

(CNA. Tyler Arnold).

A Christian employee has filed a lawsuit against the Los Angeles County Fire Department in which he alleges he was subjected to “retaliation” and “religious discrimination” for refusing to raise a well-known Pride-theme flag while he was working. A veteran county employee, Capt. Jeffrey Little alleges that the fire department violated his religious freedom when it ordered him to raise the so-called “Progress Pride” flag after he requested a religious exemption. The lawsuit alleges that Little was suspended from his role in a department unit due to the dispute and subjected to an internal investigation. It also alleges that Little’s superiors breached his privacy by informing unauthorized persons about his request for a religious accommodation, which led to him receiving a death threat in the mail. In his request for an accommodation, Little informed the department that he could not raise the flag because it would convey an “endorsement and or celebration of the messages on various sexual behaviors (among other topics) associated with the [flag],” the lawsuit states. His request lists various Bible verses regarding homosexuality and sexual ethics that are in opposition to the message conveyed by the flag. 

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«Grazie a lui ci sentiamo accolte»

(L´Osservatore Romano).

«Eccola qua, la enfant terrible…». Papa Francesco sta finendo il giro del sagrato della basilica di San Pietro dopo l’udienza generale; tra i saluti a bimbi malati, sacerdoti e giovani sposi, incrocia il guizzo azzurro degli occhi di suor Geneviève Jeanningros, piccola sorella di Gesù, quasi un’icona del «Vangelo vissuto terra terra», cioè di una pastorale svolta da 56 anni in mezzo alle comunità Lgbtq+ e ai giostrai del Luna Park di Ostia Lido, con i quali condivide la vita abitando in una roulotte insieme alla consorella Anna Amelia. Giacchetto a coprire le spalle minute e il velo blu ad incorniciare un volto dai tratti quasi botticelliani nonostante le rughe degli 81 anni, la suora è seduta in prima fila. È l’ultima dopo un «gruppo mischiato»: persone omosessuali, transessuali, una coppia di catechisti, una ragazza impegnata nella pastorale carceraria tra i transgender di Rebibbia. Lei in realtà non li conosce, né domanda chi sono o quale sia il loro orientamento sessuale: «No, non chiedo». Francesco si ferma a salutare, consegna un rosario ad Ada che oggi festeggia il compleanno, poi stringe le mani, fa una battuta, dà una benedizione. Con suor Geneviève poche parole e un sorriso veloce; è lo scambio con un’amica che si vede spesso. D’altronde la religiosa francese quasi ogni mercoledì è all’appuntamento in piazza San Pietro per salutare il Pontefice e fargli incontrare gruppi di gente: nomadi, circensi, transgender, omosessuali, coppie di vario tipo. «In questi mondi vediamo passare gente di tutti i tipi e il tuo cuore si apre», racconta suor Geneviève, ricordando pure l’incontro coi familiari (mamma, papà, sorelle, compagno) di un medico statunitense gay, morto di Covid per il suo impegno “in trincea” durante la pandemia a cui però sono stati rifiutati i funerali in Chiesa perché omosessuale. «Il padre ha detto: “Io a questa Chiesa non credo più”. Tramite una sorella degli Usa li abbiamo fatti venire a Roma e hanno salutato il Papa che li ha benedetti… E loro sono ripartiti, in tutti i sensi».

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Brother of ‘Vatican girl’ blasts papally-ordered inquest as a ‘farse’

(Crux. Crux Staff).

Pietro Orlandi, the brother of a 15-year-old girl whose 1983 disappearance remains the most notorious unsolved Vatican mystery of the 20th century, has called a new Vatican investigation of the case announced in January 2023 a “farce.” “I had great enthusiasm for this investigation,” Orlandi said June 4. “Unfortunately, I’ve come to understand that for me, sincerely, that investigation is a farce. They’re not doing anything.” “I asked people close to Pope Francis to ask the pope, who requested this investigation, if he’s aware of what the people to whom he entrusted it are doing, because it’s the exact opposite of what they should be doing,” he said. Orlandi’s comments came during a June 4 public event in Milan, where he appeared during a discussion of Italy’s femicide crisis along with Father Patrizio Coppola, a well-known Italian priest known as “Father Joystick” for having founded a video game development academy for at-risk youth.

The discussion was moderated by Italian journalist Gianluigi Nuzzi, who was once indicted by a Vatican tribunal for his role in the “Vatileaks” affair. The fate of Emanuela Orlandi, who vanished after a music lesson in the heart of Rome in June 1983, long has been associated with the Vatican because her father was a minor official in the Prefecture of the Papal Household under Pope John Paul II and the family lived in an apartment on Vatican grounds. The case returned to prominence in part thanks to the success of a 2022 Netflix miniseries titled “Vatican Girl.”

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Il Papa al clero: “Tanti sacerdoti sono troppo soli”

(In Terris. Redazione).

Il Papa riceve in udienza i sacerdoti

“Vorrei anzitutto far giungere la mia gratitudine, il mio affetto e la mia vicinanza ai sacerdoti e ai diaconi del mondo intero. Tante volte ho messo in guardia contro i rischi del clericalismo e della mondanità spirituale, ma so bene che la grande maggioranza dei sacerdoti si prodiga con tanta generosità e spirito di fede per il bene del santo Popolo di Dio, portando il peso di tante fatiche e affrontando sfide pastorali e spirituali a volte non facili”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza in Vaticano i partecipanti all’Assemblea plenaria del Dicastero per il Clero. I tre campi d’attenzione del Papa Seguendo i temi dell’assemblea, Francesco si è soffermato in particolare su tre campi d’attenzione: la formazione permanente dei sacerdoti, la promozione delle vocazioni e il diaconato permanente. “Non possiamo illuderci che la formazione in Seminario possa bastare ponendo basi sicure una volta per tutte – ha osservato il Pontefice -; piuttosto, siamo chiamati a consolidare, rafforzare e sviluppare quanto abbiamo in Seminario, in un percorso che ci aiuti a maturare nella dimensione umana, a crescere spiritualmente, a trovare i linguaggi adeguati per l’evangelizzazione, ad approfondire quanto ci serve per affrontare adeguatamente le nuove questioni del nostro tempo”.

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On the Disunities of Bishop Stowe

(The Catholic Thing. Francis X. Maier).

One of the reasons I spent three years writing a recent book on the Church in the United States was to capture the character, challenges, and real concerns of the men who lead us today as bishops. What I found confirmed my more than 40-year career experience. Our bishops have the same strengths and flaws as the rest of us. But they’re overwhelmingly good men, faithful to the Church and her teaching, and committed to their people. Of course, there are always a few outliers who, whatever their good intentions, don’t quite fit the mold. Simply put, no other U.S. bishop in recent memory has diverged so openly from his brother bishops on sensitive issues, or so obviously ignored the protocols of collegiality, than the Diocese of Lexington’s John Stowe. Jayd Henricks described the overall pattern of Bishop Stowe’s singular leadership in a recent article here. As Henricks – himself a former USCCB senior staffer – noted, Stowe “regularly steps into the most delicate and highly charged cultural and political issues with none of the painstaking care his brother bishops show. He seems determined, in fact, to follow his own blundering impulses, and to kick against the other bishops’ pastoral approach whenever it might rein him in.”

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Comunidades indígenas y campesinas levantan bloqueos tras llegar a un acuerdo con el Gobierno.

(NOTICIAS RCN).

El Congreso de los Pueblos instaló refugios humanitarios en varias regiones, uno de ellos en la Nunciatura Apostólica de Bogotá.

El 4 de junio, el Congreso de los Pueblos instaló un refugio humanitario en la sede de la Nunciatura Apostólica de Bogotá.

Comunidades indígenas y campesinas exigieron garantías

Los indígenas y campesinos se tomaron la Nunciatura como protesta por la crítica situación de orden público en las regiones. El Congreso aseguró que en varias regiones del país, principalmente el suroccidente, la presencia de grupos paramilitares ha afectado a la población, la cual ha tenido que desplazarse por causa de los enfrentamientos.

De igual forma, las comunidades solicitaron garantías para los defensores de Derechos Humanos, quienes han sido asesinados por grupos armados. Con ese contexto, el Congreso le pidió soluciones al Gobierno para atender la emergencia humanitaria.

Aparte del refugio humanitario en la Nunciatura, indígenas y campesinos hicieron un plantón afuera de la sede del Ministerio del Interior. La movilización se extendió a otros municipios. Con el paso de las horas, se reportaron bloqueos en Cauca (vía Panamericana), Chocó (vía Quibdó – Pereira), Santander y Cesar (Ruta del Sol).

El Ministerio del Interior instaló una mesa de diálogo el 5 de junio con el Congreso de los Pueblos y tras varias horas de diálogo, llegaron a un acuerdo.

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Apostolado “Transformados”: Dejan el mundo LGTB tras un encuentro con Cristo, sin terapias

(ACIPRENSA. Nicolás de Cárdenas).

El apostolado “Transformados” inicia en España durante el mes del Sagrado Corazón de Jesús una campaña de testimonios de personas que abandonaron el mundo LGTB “tras un encuentro con Cristo, sin ningún tipo de terapias”. Según se refleja en un comunicado remitido a ACI Prensa, “cada vez son más las personas que han experimentado un encuentro con Cristo las que se ofrecen voluntarias en este apostolado para cantar públicamente su cambio de vida”.  Los impulsores de este apostolado católico se muestran convencidos de que estos testimonios pueden ofrecer “una luz a jóvenes, adolescentes y familias en un tema en el que hay mucha confusión generalizada”.  Las personas que van a protagonizar esta gira son los mexicanos Rubén García y David Espitia.  García experimentó la tendencia homosexual desde la infancia y luego pasó pr la transexualidad y la prostitución, hasta que un encuentro con Cristo transformó su vida. Desde hace años, forma parte de Courage, apostolado católico dirigido de manera fundamental a acompañar a quienes experimentan atracción hacia el mismo sexo, así como a sus familiares. Además, David García ha escrito varios libros sobre su experiencia, entre los que destaca Un homosexual alcanzado por la misericordia de Dios.

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Vatican Clears New Zealand Cardinal John Dew of Abuse Allegations

(National catholic Register. Ac Wimmer).

A Vatican-led review of an abuse complaint against New Zealand Cardinal John Dew has concluded that no further Church inquiry is required, according to a statement by Archbishop Paul Martin of Wellington provided to CNA on Wednesday. The allegation of historical sexual abuse had been raised against Dew around the time he retired as archbishop of Wellington in May of last year. The archdiocese said on June 5 that New Zealand police had also conducted a lengthy inquiry that led to a decision not to file any charges. The accusations dated back to the 1970s and involved an alleged incident at St. Joseph’s Orphanage in Upper Hutt, roughly 20 miles northeast of Wellington, where Dew was serving as an assistant priest at the time.  “Cardinal Dew immediately stood aside from all public Church activities while the police investigated the allegations,” Archbishop Martin said.  “When the police advised in March that no charges would be laid, Cardinal Dew continued to stand aside while a separate Vatican review proceeded, using the Church’s international procedures for complaints against bishops.”

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Church leaders happy with peaceful election in India strengthens opposition

(Crux. Nirmala Carvalho).

India’s leading Catholic cardinal says the country’s election results shows it has a “healthy opposition,” after the ruling Bharatiya Janata Party (BJP) fell below an absolute majority in parliament. Prime Minister Narendra Modi will still be prime minister – his third consecutive term – but the BJP will not get the 272 seats required in parliament for a majority, and he will depend on the support of coalition partners. “I am happy that democracy is thriving in India. It shows that the country is vibrant, and people are politically conscious and are voting rightly,” Cardinal Oswald Gracias told Crux. More than 640 million people voted in the elections, which take place over seven weeks in a country with a population of 1.4 billion people. The Congress Party-led INDIA opposition alliance led by Rahul Gandhi did surprisingly well, after pre-election polls predicted it would decline this year. “Whatever government comes to power, the Church will certainly cooperate,” Gracias said. “What is joyful is that the whole process has gone on so peacefully and orderly. It shows that there will also be a healthy opposition. I think this is good for the country, good for democracy and good for the future,” the cardinal said.

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A court ruled embryos are children. These Christian couples agree yet wrestle with IVF choices.

(LAURA UNGAR AND TIFFANY STANLEY. AP).

When faced with infertility, Amanda and Jeff Walker had a baby through in vitro fertilization but were left with extra embryos — and questions. Tori and Sam Earle “adopted” an embryo frozen 20 years earlier by another couple. Matthew Eppinette and his wife chose to forgo IVF out of ethical concerns and have no children of their own.

All are guided by a strong Christian faith and believe life begins at or around conception. And all have wrestled with the same weighty questions: How do you build a family in a way that conforms with your beliefs? Is IVF an ethical option, especially if it creates more embryos than a couple can use?

“We live in a world that tries to be black and white on the subject,” Tori Earle said. “It’s not a black-and-white issue.”

The dilemma reflects the age-old friction between faith and science at the heart of the recent IVF controversy in Alabama, where the state Supreme Court ruled that frozen embryos have the legal status of children.

The ruling — which decided a lawsuit about embryos that were accidentally destroyed — caused large clinics to pause IVF services, sparking a backlash. State leaders devised a temporary solution that shielded clinics from liability but didn’t address the legal status of embryos created in IVF labs. Concerns about IVF’s future prompted U.S. senators from both parties to propose bills aiming to protect IVF nationwide.

Laurie Zoloth, a professor of religion and ethics at the University of Chicago, said arguments about this modern medical procedure touch on two ideas fundamental to the founding of American democracy: freedom of religion and who counts as a full person.

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Papa Francisco: “Ningún gobierno puede exigir a su pueblo que sufra privaciones incompatibles con la dignidad”.

(Elisabetta Piqué. La Nación).

El pontífice habló ante los participantes de una conferencia copresidida por el exministro de Economía, Martín Guzmán, en la Pontificia Academia de Ciencias Sociales, de la que es miembro.

Ante economistas, ministros, directivos de organismos internacionales, eclesiásticos y académicos de todo el mundo que participan en el Vaticano de una conferencia con fuerte acento argentinoel papa Francisco advirtió este miércoles que es un “pecado social” ser indiferentes a la “multitud de hermanos y hermanas con hambre y también sumergidos en la exclusión social y en la vulnerabilidad”.

Al recibir en audiencia a los participantes de un seminario sobre “La crisis de deuda en el Sur Global”, promovido por la Pontificia Academia de Ciencias Sociales (PACS) y la Initiative for Policy Dialogue (IPD), de la Universidad de Columbia, que copreside el exministro de Economía Martín Guzmán -también miembro de la PACS-, el Pontífice también invitó a pensar “en una nueva arquitectura financiera internacional que sea audaz y creativa”. Además, al acercarse el Jubileo de 2025, en línea con sus predecesores, planteó la posibilidad de una condonación o reducción de deudas externas imposibles de pagar para diversos países del sur del mundo, que pesan dramáticamente sobre millones de personas.

“Después de una globalización mal administrada, después de la pandemia y de las guerras, nos encontramos frente a una crisis de deudas que afecta principalmente a los países del sur del mundo, generando miseria y angustia, y despojando a millones de personas de la posibilidad de un futuro digno. En consecuencia, ningún gobierno puede exigir moralmente a su pueblo que sufra privaciones incompatibles con la dignidad humana”, dijo el Papa, ante un auditorio marcado por la presencia del premio Nobel de Economía Joseph Stiglitz, copresidente de IPD, mentor de Guzmán y académico honorario de la PACS, y otros argentinos como Guido Sandleris, expresidente del Banco Central, y Gustavo Beliz, miembro de la PACS.

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Le guerre e il debito estero massacrano i poveri. Bisogna dire basta. Due interventi di Francesco

(FarodiRoma. Sante Cavalleri).

Una preghiera dedicata “agli uomini che vogliono le guerre, per quanti le scatenano, le alimentano in modo insensato, le prolungano inutilmente e ne traggono cinicamente profitto” affinchè “Dio illumini i loro cuori”, e “ponga dinanzi ai loro occhi il corteo di sventure che provocano”. A elevarla è Papa Francesco a 80 anni dallo Sbarco in Normandia che avvicinò la fine della Seconda Guerra Mondiale. “Volere la pace non è viltà”, ma richiede il coraggio di saper rinunciare a qualcosa, chiarisce il Papa pregando per gli operatori di pace con l’auspicio che “opponendosi alle logiche implacabili e ostinate dello scontro, sappiano aprire cammini pacifici di incontro e di dialogo”. Nel messaggio a mons. Jacques Habert, vescovo di Bayeux, nella cui cattedrale autorità civili, religiose e militari si sono riunite per commemorare lo storico evento che, il 6 giugno 1944, contribuì in modo decisivo alla fine della Seconda Guerra mondiale e al ripristino della pace, Francesco evoca “il disastro rappresentato da quel terribile conflitto mondiale in cui tanti uomini, donne e bambini hanno sofferto, tante famiglie sono state lacerate, tante rovine sono state provocate”. Lo Sbarco fu un evento comunque tragico per le migliaia di vittime di quel giorno, che si aggiungono ai milioni del conflitto voluto da Hitler con la successiva complicità di Mussolini e dell’imperatore del Giappone. Una immensa carneficina che tuttavia nulla ci ha insegnato se siamo nuovamente a contare ogni giorno i morti a Gaza e in Ucraina. Ogni guerra è sbagliata: secondo Francesco “sarebbe inutile e ipocrita ricordarlo senza condannarlo e rifiutarlo definitivamente”, nel nome di quel “Mai più la guerra!” pronunciato da San Paolo VI all’Onu nel 1965.

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Lo que dice y no dice el Papa

(Religión Confidencial. JOSÉ FRANCISCO SERRANO OCEJA ).

Tenía pensado escribir una columna sobre las polémicas en las que está envuelto el famoso obispo de Minnesota, Robert Barron, un crack de la escena mediática norteamericana. El asunto inicial fue que una revista publicó un texto del teólogo Massimo Faggioli sobre las influencias del Trumpismo en el catolicismo. Allí relacionaba a Barron con el movimiento político de Trump. Una amenaza de actuación legal por parte de la organización fundada por Barron, Word on Fire, hizo que la revista retirara el párrafo con esa referencia. Quien se dedique a la Historia de la Iglesia sabe de la personalidad de Faggioli, discípulo de G. Alberigo, y no sólo historiador del Vaticano II. De hecho Faggioli lleva tiempo escribiendo sobre las corrientes ideológicas del catolicismo norteamericano y sus relaciones episcopales, también las emergentes. Un trabajo que bien pudiera trasladarse a España. El hecho de que un obispo, Barron, padre sinodal, haya tomado esta decisión con este profesor indica mucho sobre cómo está la situación por allí, sobre qué cuestiones articulan las polémicas internas en la Iglesia y cómo se gestionan. A partir de este caso se han sucedido intervenciones de apoyo a uno y a otro, se ha hablado incluso del “matonismo” de un obispo. Por cierto que hubo quien recuperó la historia de la Madre Cabrini, que tuvo sus problemas con el arzobispo de Nueva York de entonces, Michael Corrigan. Y la madre Cabrini es santa. Parecido le ocurrió a Dorothy Day. A lo que pudiéramos añadir un reciente artículo de Barron sobre su alianza con Bill Maher, un opositor a la Cultura Woke desde el liberalismo más crítico con la religión.

En ésas estaba, digo, cuando se han sucedido en los últimos días una serie de declaraciones del Papa Francisco que tienen al personal ocupado y que están produciendo una riada de textos en la prensa internacional sobre a qué responde lo que dice el papa, si estamos hablando de contradicciones reales o aparentes, a cómo lo dice, por qué lo dice, etc. Me refiero al proceso, visto en su conjunto, de aquellas iniciales palabras sobre el “no” al diaconado femenino en la televisión, pasando por las del “mariconeo”, los cotilleos de las mujeres, los pantalones de los hombres, la nota del Papa al joven gay al que le pidieron que dejara el Seminario, el prólogo del nuevo libro del jesuita James Martin o, incluso, -para darle un poco de salsa patria- a lo que les dijo recientemente a una de las promociones de sacerdotes de Madrid que, hasta el momento, no se han hecho públicas.

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Burke pasa de pantalla con los ‘dubia’ y arrecia su crítica al Papa: “El Sínodo esconde una agenda más política que eclesial y divina”

(Vida nueva. MIGUEL ÁNGEL MALAVIA).

Filtrar los ‘dubia’ que le enviaron al Papa el 10 de julio (y que este les respondió privadamente al día siguiente), a 48 horas del Sínodo, no ha sido suficiente para los cardenales Burke, Brandmuller, Sandoval, Sarah y Zen, algunos de los más críticos con Francisco y a los que en las últimas se ha sumado Müller, ex prefecto de Doctrina de la Fe. En su intento de zarandear la Asamblea Sinodal que hoy acaba de inaugurarse, con todo el mundo mirando a Roma, dos de los firmantes, Raymond L. Burke y Robert Sarah, acudieron ayer, en la capital italiana, a una conferencia internacional que tenía un significativo título: ‘La Babel sinodal’. Organizada por Nuova Bussola Quotidiana, se trató de una jornada cuya única finalidad era desacreditar el Sínodo de la Sinodalidad. Así lo confirmó el propio Burke, que fue uno de los ponentes y el título de cuya charla no dejaba espacio para ambigüedades: ‘La sinodalidad contra la verdadera identidad de la Iglesia como comunión jerárquica’. En su intervención, el purpurado estadounidense denunció que “el Sínodo que hoy se abre esconde una agenda más política que eclesial y divina. Es clara la voluntad de modificar la constitución jerárquica de la Iglesia, con el consiguiente debilitamiento de la enseñanza en materia moral”.

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El director general de la Organización Mundial de la Salud presiona para imponer el aborto en África y Oriente Medio

(C-Fam/InfoCatólica)

Tedros imploró a treinta y cuatro países en la Junta Ejecutiva de la Organización Mundial de la Salud que aprobaran la solicitud de estatus oficial del Centro de Derechos Reproductivos (CRR). Hizo una intervención inusual en la que mezcló historias personales con afirmaciones de que el aborto es necesario para reducir las muertes maternas, una de las principales afirmaciones del CRR. Cuando quedó claro que más de una docena de países votarían en contra de la solicitud del CRR, Tedros les pidió que aprobaran la solicitud condicionalmente por solo un año. Un delegado de Egipto señaló específicamente que la intervención del Director General era engañosa. Tedros sugirió que la defensa del CRR por el aborto está en la corriente principal, promoviendo el acceso al aborto en los «casos difíciles» de incesto, violación y cuando la vida de la madre está en peligro. El delegado egipcio dijo que el CRR va mucho más allá de eso. «No estamos hablando de intervenciones que salvan vidas en mujeres embarazadas, aceptadas y permitidas en la mayoría de los estados miembros,» dijo, sino de «aborto a demanda» y cambio de identidad transgénero basado en la «autodeterminación subjetiva.» El mismo delegado acusó a Estados Unidos de politizar la OMS, aludiendo al hecho de que si Donald Trump es elegido para un segundo mandato, la «posición de los Estados Unidos reflejada en esta sala cambiaría.» Tedros negó que estuviera tomando partido con los países pro-aborto y dijo que sus conclusiones se basaban en «ciencia y evidencia.» «Si el tema del aborto te preocupa, esta organización (CRR) no nos influenciará ni nos obligará a hacer algo que no deberíamos,» prometió Tedros a los delegados. «Protegeremos de cualquier cosa que les preocupe. Seremos honestos con ustedes. No alterarán nada que no les guste,» se comprometió.

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Oldest manuscript of the Gospel about Jesus’ childhood discovered

(Katholisch)

Papyrus experts have deciphered a manuscript fragment as the earliest surviving copy of the Infancy Gospel of Thomas. They dated the manuscript to the 4th or 5th century, as the Institute for Christianity and Antiquity at the Humboldt University (HU) in Berlin announced on Tuesday . The gospel tells of the childhood of Jesus and is one of the so-called apocryphal writings . These were not included in the Bible, but their stories were very popular and widespread in antiquity and the Middle Ages.

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Communion and Liberation is back, wielding an ‘armed beauty’

(Crux.  John L. Allen Jr.).

New lay movements arguably represent the most distinctive and consequential contribution to Catholic life of the 20th century, from Schoenstatt and Sant’Egidio to the Neocatechumenal Way and the Focolare. When one of them changes course, therefore, inevitably it has consequences across the board. Such would appear to be the case today with Communion and Liberation, once among the biggest and boldest of all the movements, and now struggling to shake off a decade-long period of crisis and retrenchment. The fact that a new CL is taking shape was recently announced in a 17-page manifesto for the future issued May 18 by David Prosperi, the Milan-based biochemist and nanomedicine expert who’s led the group by Vatican edict since November 2021. It came in an address to cultural centers in Italy associated with the movement. (Unfortunately, for the moment the text is available only in Italian.) The heart of Prosperi’s new vision – which, in some ways, amounts to an attempted return to the old vision associated with the movement’s founder, the late Father Luigi Giussani – came in the arresting image of an “armed beauty.”

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Mexico elects first woman president: Who is she and what does she believe?

(Diego López Colín. CNA).

In a historic election, Claudia Sheinbaum will be the first woman to become president of Mexico, succeeding incumbent Andrés Manuel López Obrador, whose “legacy” she promised to “save” at the close of her campaign on May 29. Who is she, what does she think, and what is her relationship with the Catholic Church?

Sheinbaum, the candidate of the Let’s Keep Making History political alliance consisting of the National Regeneration Movement (MORENA), the Labor Party (PT), and the Green Ecologist Party of Mexico (PVEM), obtained a solid majority of the votes in the country’s three-candidate June 2 presidential election.

The director of the National Electoral Institute (INE), Guadalupe Taddei, reported in the early hours of June 3 that according to the results from the rapid count, Sheinbaum led her principal rival, Xóchitl Gálvez, by between 30 and 34 points. Gálvez ran under the Strength and Heart coalition comprised of the National Action Party (PAN), Institutional Revolutionary Party (PRI), and Party of the Democratic Revolution (PRD).

The rapid count showed Sheinbaum obtaining between 58% and 60% of the votes while Gálvez ran far behind with between 26% and 28%. Jorge Álvarez Maynez, the candidate of the Citizen Movement party, won between 9% and 10% of the votes. Sheinbaum will take office on Oct. 1.

López Obrador congratulated the candidate on X for her victory, calling it a glorious day that Mexico has elected its first woman president.

Who is Claudia Sheinbaum?

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