Rifiutando la Chiesa visibile Viganò si scomunica da solo

(La Nuova Bussola. Luisella Scrosati).

Nel suo J’accuse l’ex nunzio apostolico disconosce l’autorità del Papa e quindi l’attuale gerarchia che (per quanto malmessa) è la sola esistente, trascinando centinaia di persone in uno scisma che egli stesso rivendica. Com’era prevedibile, dopo la convocazione di Mons. Carlo Maria Viganò da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede, l’ex-Nunzio ha risposto con un pesante J’accuse, evocando il noto J’accuse le Concile che Mons. Marcel Lefebvre scrisse nel 1976. Viganò ha esordito con un’affermazione che lo pone automaticamente al di fuori della Chiesa cattolica, a prescindere dalla sentenza che potrà venire dalla Santa Sede: «non riconosco l’autorità né del tribunale che pretende di giudicarmi, né del suo Prefetto, né di chi lo ha nominato». Il che significa la sua volontà di non essere in comunione con la Chiesa cattolica, nella sua attuale gerarchia. Che per quanto malmessa, per quanto comprensiva di persone obiettivamente non all’altezza e probabilmente anche indegne, rimane l’unica gerarchia esistente. E senza la gerarchia non si dà la Chiesa, almeno per come l’ha fondata Gesù Cristo.

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No a tatuaggi, piercing, convivenze e fotocopie. La stretta nella Basilica del Papa

(Il Giornale. Nico Spuntoni).

Il dinamismo legislativo, ormai tratto caratterizzante dell’attuale pontificato, non si è fermato nella festa di San Pietro e di San Paolo. Gli ennesimi provvedimenti annunciati nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede di ieri consistevano in un Chirografo, un Rescritto, Statuti e Regolamenti del Capitolo della Basilica Papale e della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. A catturare l’attenzione dei media è stato soprattutto il regolamento del personale della Fabbrica di San Pietro. Le regole. Alla Fabbrica di San Pietro spetta il compito di occuparsi di tutto ciò che riguarda la Basilica di San Pietro. Al personale è intanto richiesto di “professare la fede cattolica e vivere secondo i suoi principi“. Una richiesta che implica, come specificato nel regolamento pubblicato ieri, “osservare una esemplare condotta religiosa e morale, anche nella vita privata e familiare, in conformità alla dottrina della Chiesa”.

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In attesa di commemorare insieme i 1700 anni del Primo Concilio Ecumenico di Nicea

(L’Obsservatore Romano. Staff)

Pubblichiamo in una traduzione dall’inglese il messaggio inviato a Papa Francesco da Sua Santità Bartolomeo, Patriarca ecumenico, il 29 giugno, in occasione della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Santità, amato fratello in Cristo,

In mezzo alle turbolenze e ai travagli del nostro tempo, Dio ci ha concesso ancora una volta l’opportunità di presentare i nostri fraterni auguri a Vostra Santità in questa luminosa Festa dei Sommi Apostoli Pietro e Paolo, la Festa Patronale della Chiesa di Roma, attraverso la nostra Delegazione patriarcale composta da Sua Eminenza il Metropolita Emmanuel di Calcedonia, Sua Eminenza il Metropolita Nathanael di Chicago e il Rev.mo Diacono Œcumenius Amanatidis, Sotto Segretario del Santo e Sacro Sinodo e Segretario della Venerabile Rappresentanza di quest’anno. Ogni anno, in questo giorno, sentiamo il rafforzarsi del legame benedetto di carità tra di noi, che ci sprona e ci ispira nel cammino verso la pienezza dell’unità.

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Pope Francis and a closing circle

(Vatican Monday. ANDREA GAGLIARDUCCI)

The appointment of Archbishop Georg Gänswein as nuncio to the Baltics closes a circle. Pope Francis had asked Benedict XVI’s former secretary to return to his diocese of Fribourg without assignment after announcing the termination of his role as prefect of the Papal Household. After a year and a half, Francis assigned Gänswein to a nunciature—a job Gänswein has never done—thereby getting Benedict’s man even further away from Rome. Based as it is in Vilnius, the nunciature to the Baltics may appear peripheral. It would be, if it weren’t for the fact that the Baltic countries now find themselves on the border with Russia and in close contact with the conflict in Ukraine. That probably has little to do with why Pope Francis sent Archbishop Gänswein there to be his ambassador. The first rumors about Gänswein’s appointment spoke of an act of mercy by Pope Francis. Francis, after having suffered Archbishop Gänswein’s accusations in a book published just after the death of Pope Emeritus and after having dismissed the archbishop, leaving him without office, would have decided to give him a new assignment and forgive him for his mistakes. But can Pope Francis’ decision be defined as an act of mercy, or was it instead an act of opportunity?

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Comunicato stampa congiunto della Santa Sedee della Conferenza Episcopale Tedesca

(L’Obsservatore Romano. Staff).

In conformità ai desideri del Santo Padre Francesco, i rappresentanti della Curia romana e della Conferenza episcopale tedesca (CET) si sono incontrati il 28 giugno in Vaticano per ulteriori colloqui, continuando il dialogo iniziato con la visita «ad limina» dei Vescovi tedeschi nel novembre 2022 e proseguito fino all’ultimo incontro del 22 marzo 2024. Il dialogo, durato un giorno, è stato ancora una volta caratterizzato da un’atmosfera positiva, aperta e costruttiva. La base è stata l’accordo del 22 marzo 2024, che prevede l’elaborazione di forme concrete di esercizio della Sinodalità nella Chiesa in Germania, in conformità con l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II , le disposizioni del Diritto Canonico e i frutti del Sinodo della Chiesa universale da presentarsi alla Santa Sede per l’approvazione (recognitio). Nello scambio, i Vescovi hanno informato circa l’ultima riunione del Comitato sinodale — organismo di lavoro temporaneo — durante la quale sono stati discussi i fondamenti teologici e la possibilità della realizzazione giuridica di un organismo sinodale nazionale. L’incontro del 28 giugno si è concentrato sulla relazione tra l’esercizio del ministero episcopale e la promozione della corresponsabilità di tutti i fedeli e,  in particolare, sugli aspetti  di diritto canonico per l’istituzione di una forma concreta di sinodalità nella Chiesa in Germania.  È condiviso il desiderio e l’impegno di rafforzare la sinodalità nella vita della Chiesa, in vista di una più efficace evangelizzazione.

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Gallagher in viaggio nelle Filippine, incontri con il presidente e con i vescovi

.  (Vatican News. Staff).

Prende il via oggi, 1 luglio, il viaggio nelle Filippine di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, il quale prenderà parte alla “Festa del Papa” presso la Nunziatura Apostolica a Manila. L’arcivescovo resterà nel Paese del sud-est asiatico fino al 5 luglio. Numerosi gli incontri e gli appuntamenti che scandiranno il programma del viaggio, reso noto dall’account X della Segreteria di Stato @TerzaLoggia. Domani, martedì 2 luglio, è prevista la visita di cortesia al presidente delle Filippine, Ferdinand R. Marcos Jr., poi l’incontro con il segretario per gli Affari Esteri, Enrique Manalo. Il 3 luglio Gallagher si trasferirà a Malaybalay, nella regione del Mindanao Settentrionale, per partecipare alla Sessione plenaria della Conferenza Episcopale delle Filippine. Con i vescovi, il giorno successivo 4 luglio, il presule celebrerà l’Eucarestia nell’Abazia della Trasfigurazione di Malaybalay. 

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New York Priest Celebrates ‘Pride Mass’ Outside of Gay Monument — on LGBT Flag

(NCR. Joe Bukuras ).

A New York City Catholic church, previously caught up in LGBT controversy, hosted a “Pride Mass” Thursday evening using an altar shrouded with a gay and transgender “pride” flag at a local federal monument with sculptures of two same-sex couples and decorated by dozens of LGBT rainbow flags. The federal monument enshrining a gay bar, The Stonewall Inn, and its surroundings, memorializes the location of a June 28, 1969, LGBT uprising. “When you think about it, the altar servers during the summer go to the amusement park or Yankee Stadium, the senior group will go to the shrine or they’ll go to the slots in Atlantic City. Where is Out at St. Paul supposed to go for their summer pilgrimage?” Father Eric Andrews, pastor of the Church of St. Paul the Apostle, said in a homily at the Stonewall National onument in the city.  “Out at St. Paul” is St. Paul the Apostle church’s ministry “to the Gay, Lesbian, Bi, Trans and Queer community,” which is made up of “mostly gay men,” Paul Snatchko, a spokesman for the Paulist Fathers, told CNA, the Register’s sister news outlet, last year.

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Papa Francesco: nuovo statuto e nuovo regolamento per il Capitolo della basilica di San Pietro

(SIR Agenzia).

Nuovo Statuto e nuovo Regolamento del Capitolo della basilica di San Pietro, “ispirato ai principi e ai criteri della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium”. Ad approvarlo, con un apposito Chirografo diffuso oggi, è il Papa.  “I Canonici e i Coadiutori, nominati senza limiti di tempo prima dell’entrata in vigore dello Statuto e del Regolamento approvati in data odierna, che hanno compiuto o che compiranno ottanta anni di età, assumono lo status di Canonici onorari e di Coadiutori onorari”, dispone Francesco nel primo articolo. Tali soggetti “sono esonerati da tutti gli obblighi verso il Capitolo e, di conseguenza, non prendono parte alle Sessioni; possono partecipare, secondo il proprio status, alle celebrazioni liturgiche della basilica, nonché all’attività pastorale;  non percepiscono alcun emolumento; possono usufruire della sepoltura nella Cappella del Capitolo Vaticano e. conservano il titolo, il trattamento e le vesti proprie”.  

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Laici responsabili e attivi, amici di tutti: così cambia l’Opus Dei

(Avvenire. Francesco Ognibene).

A Milano per i 50 anni delle Scuole Faes, promosse da genitori legati all’istituzione che vive il carismadi san Josemaría Escrivá, il prelato, Fernando Ocáriz riflette sul percorso di rinnovamento. «Nel 1974 eravamo in tutto sette genitori milanesi che volevano creare per i figli una scuola libera in linea con i loro valori. E oggi, guarda qua…». Mario Viscovi si guarda attorno: un migliaio di persone, tra famiglie, maestre e prof delle , che alla festa per i 50 anni dell’istituzione educativa paritaria hanno incontrato ieri nel cortile della sede che ospita la materna e le due primarie il prelato dell’Opus Dei monsignor Fernando Ocáriz. Perché questa è una delle tante espressioni della laicità appresa dal carisma di san Josemaría Escrivá, che dell’Opera fu l’iniziatore nel 1928. Libertà personale, responsabilità, amicizia, il Vangelo tradotto in una proposta educativa e sociale aperta a tutti. Ocáriz dialoga per quasi un’ora con le famiglie nel cortile della scuola, – domande e risposte sulla fede, la felicità, il valore delle piccole cose, il servizio agli altri, la centralità dei genitori per la scuola, le prove della vita… – dopo aver risposto alle domande di Avvenire.

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Cardinal Burke: Biden should not receive Holy Communion

(CNA. CNA Staff).

Cardinal Raymond Burke, a canon lawyer and formerly the prefect of the Church’s highest court, has said that Catholic politicians supporting abortion should not receive Holy Communion, including pro-choice Catholic presidential candidate Joe Biden. Biden “is not a Catholic in good standing and he should not approach to receive Holy Communion,” Burke said in an Aug. 31 interview with Thomas McKenna, who as head of an organization called Catholic Action for Faith and Family periodically conducts interviews with the cardinal. “This is not a political statement, I don’t intend to get involved in recommending any candidate for office, but simply to state that a Catholic may not support abortion in any shape or form because it is one of the most grievous sins against human life, and has always been considered to be intrinsically evil and therefore to in any way support the act is a mortal sin.

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¿Acabarán los asteroides con la vida en la tierra? Esto responde el Observatorio Vaticano

(ACI Prensa. Almudena Martínez-Bordiú).

¿Los asteroides pueden acabar con la vida en la tierra? En el marco del Día Internacional de los Asteroides, que se celebra este 30 de junio, responden desde el Observatorio del Vaticano. A menudo, la prensa internacional informa acerca de la aproximación de algunos objetos a la tierra, lo que podría causar grandes daños en nuestro planeta e incluso su desaparición. Sin embargo, ante las continuas apocalípticas predicciones de los medios de comunicación, pocas son las ocasiones en las que estos objetos causan graves daños en la tierra. Sobre estos hechos, ACI Prensa conversó con el Hermano Guy Consolmagno, director del Observatorio Vaticano, la institución de investigación astronómica dependiente de la Santa Sede conocida como la Specola Vaticana, y que es considerado uno de los observatorios astronómicos más antiguos del mundo.​

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The Eclipse of John Paul II?

(WHAT WE NEED NOW. Jayd Henricks).

For the better part of three plus decades the Catholic Church was known in part as a faith community led by the charismatic figures of John Paul II and his deputy, Benedict XVI (Joseph Ratzinger). Their leadership was defined by many things that can be summed up as the authoritative interpreters of Vatican II, which included things like the New Evangelization, clarity in teaching, new ecclesial movements, reform of seminaries, the promulgation of the Catechism of the Catholic Church and the 1983 Code of Canon Law, forceful diplomacy that reshaped the geopolitical world, the empowerment of the laity, and so much more. George Weigel’s monumental biography of John Paul II, A Witness to Hope, is an important reminder of the expansiveness of the pontificate of John Paul II, which continued with Benedict XVI. It is well documented, however, that a hallmark of the Francis pontificate is the neglect of John Paul II. From the relative lack of reference to John Paul’s teachings in the writings of Pope Francis, to the dismantling of the John Paul II Institute, to appointments to the College of Cardinals, dicasteries, and metropolitans, and beyond, there is plenty of evidence of our current Holy Father’s desire to go in a starkly different direction. This is not news to anyone paying attention. Although the Holy Spirit provides particular charisms for different eras, I would levy leaving John Paul II in the past as one of my sharpest criticisms of this current pontificate.

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Il Padiglione Italia ospita per la prima volta la Santa Sede

(ANSA. Staff).

Per la prima volta nella storia di Expo, il Padiglione Italia ospiterà quello della Santa Sede. La cerimonia di firma del protocollo d’intesa tra l’On. Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto della Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo si è svolta oggi alla Farnesina. La Santa Sede porterà al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka la “Deposizione di Cristo”, uno dei più noti capolavori del grande pittore Caravaggio, e disporrà di uno spazio riconoscibile per organizzare eventi culturali e importanti mostre d’arte, in collaborazione con il Dicastero per l’Evangelizzazione. La presenza della Santa Sede nel Padiglione Italia sarà armonizzata con i valori e il messaggio generale che l’Italia porterà all’Esposizione Universale: “L’Arte rigenera la vita”. “La nostra collaborazione con la Santa Sede sarà un dialogo che porterà a Osaka i valori alla base della nostra cultura del fare” ha dichiarato da Tokyo l’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario per l’Italia a Expo 2025 Osaka, dove ha avuto luogo un primo incontro informale con il Nunzio Apostolico in Giappone, S.E. Francisco Escalante Molina.

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Ukrainian Greek Catholic Priests Released from Russian Captivity

(ACN International. Maria Lozano).

It is with immense gratitude that Aid to the Church in Need (ACN) informs about the release from Russian captivity of Fathers Ivan Levitsky and Bohdan Geleta, on June 28, 2024, as has been confirmed by the Information Department of the Ukrainian Greek Catholic Church (UGCC), to which they belong. The priests are members of the Congregation of the Most Holy Redeemer and were arrested in occupied Berdyansk on November 16, 2022. Despite the danger, following the full-scale invasion in February 2022, Fathers Ivan Levitsky and Bohdan Geleta chose to stay in the occupied territories, ministering to both Greek and Roman Catholic communities and providing hope under occupation. During their captivity, Fathers Levitsky and Geleta were accused of illegal possession of weapons, charges fabricated to justify their imprisonment. Their prolonged detention was marked by a lack of concrete information about their whereabouts and wellbeing, despite reports of torture and abuse. Despite this, their faith and hope persisted.

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Un tribunal civil condena a dos obispos por «discriminación» al negar formación diaconal a una mujer

(Religión en Libertad. José María Carrera).

El exarzobispo de Malinas-Bruselas (Bélgica) Jozef De Kesel y su sucesor, Luc Terlinden, han sido declarados culpables de discriminación por el tribunal de Malinas, después de que una mujer, Veer Dusauchoit, les demandase por denegarle el acceso a un curso de formación de diaconado, orden permitida en la Iglesia únicamente a los varones. Los hechos se remontan a junio de 2023, cuando Veer Dusauchoit solicitó registrarse en el curso de formación de diáconado. De Kesel denegó la inscripción por no poder ejercer como tal al ser mujer, por lo que Dusauchoit trató de inscribirse de nuevo, sin éxito, cuando De Kesel fue sucedido por Luc Terlinden. Ante la negativa, Dusauchoit acudió al tribunal de Malinas, buscando que se anulase la negativa de los arzobispos. La mujer inició la demanda amparándose en que la negativa se basaba en un derecho canónico que considera “contrario a la Constitución”, exigiendo además que los eclesiásticos pagasen una indemnización al reconocer estos que la negativa para que participase en el curso era su condición femenina, relata el diario De Morgen.

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Deutsche Kirchenstatistik 2023: 20 Mill. ‘Katholiken’, aber nur 1,26 Mill. besuchen die Hl. Messe

(Kath.net. Staff)

Deutschlandweit gab es nur 38 Priesterweihen im Jahr 2023. In Frankreich gibt es 2024 über 100, im kleinen Österreich 20. In Deutschland wurde heute die sogenannte “Kirchenstatistik 2023” veröffentlicht, aus der hervorgeht, dass im Vergleich zum Jahr 2022 die Taufen deutlich zurückgingen. So gab es 2023 131.245 Taufen, im Jahr davor 155.173. Die Zahl der kirchlichen Trauungen ging von 35.467 auf 27.565 zurück. In der Aussendung der Deutschen Bischofskonferenz wird dies als “leicht rückläufig” bezeichnet.  Zur Erstkommunion kam nur mehr 151.835 statt 162.506 Kinder. Ähnlich sieht es bei den Firmungen aus (105.942 statt 110.942). Einen leichten Zuwachs gab es beim Gottesdienstbesuch (6,2 statt 5,7 %). Allerdings besuchen weiterhin mit 6,2 % der Katholiken nur eine kleine Minderheit an einem Sonntag eine Hl. Messe. Im Bistum Regensburg ist die Zahl der Gottesdienstbesuche mit 9,9 % deutlich höher als in anderen Diözesen, in Passau sind die Gottesdienstbesucherzahlen bei 7 %, in Köln nur bei 5 %. Das Bistum Limburg hat das Thema “Messbesuch” in der heutigen Presseaussendungen nicht einmal erwähnt.

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Debacle en la Iglesia del camino sinodal alemán: 38 ordenados en 2023 y los bautismos, desplomados

(religión en Libertad. José María Carreras).

Continua la debacle de la Iglesia del llamado “camino sinodal” en Alemania: este jueves se han publicado las Estadísticas de la Iglesia en el año 2023 y los datos no son esperanzadores, emulando la tendencia generalizada a la baja de los últimos años. Pueden consultarse íntegramente en la página de los obispos alemanes

De este modo, y según recoge el portal Kath.net, dichas estadísticas arrojan una cifra de bautismos sensiblemente menores que los ya escasos dados en 2022: de 155.173 entonces se ha pasado a 131.245, unos 24.000 menos en solo un año. La tendencia en los matrimonios es similar, pasando de los 35.467 a los 27.565, lo que para la Conferencia Episcopal Alemana supondría “un ligero descenso”. Las primeras comuniones han caíddo  de las 162.506 en 2022 a las 151.835 el año pasado.    

La situación, recoge Kath, es similar en lo tocante a las confirmaciones, que pasan de casi 111.000 a cerca de 106.000. Uno de los pocos indicadores que parece incrementarse es la asistencia a servicios religiosos, lo que se ve ensombrecido por el hecho de que tan solo el 6,2% de los católicos acude a misa los domingos. En la diócesis de Ratisbona la asistencia a los servicios religiosos es del 9,9%, significativamente mayor que en otras diócesis como Passau (7%), Colonia (5%) o Limburgo, donde esta cuestión ni siquiera mencionó en los comunicados de prensa.

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Il cardinale Müller si è tradito sulla illegittimità di Bergoglio

(Roma. it. Andrea Cionci).

Non si tratta di separare i buoni dai cattivi, ma di separare i fedeli dagli infedeli. Non solo fare pulizia nel piccolo mondo della Curia, bensì nella Chiesa nel suo insieme”. Continua la strategia della premiata ditta chiesa bergogliana/mainstream per distrarvi dall’unica cosa che conta: l’istanza depositata il 6 giugno presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano sulla sede impedita di papa Benedetto XVI. La nullità dell’abdicazione di papa Ratzinger. Come avrete notato, in questi giorni è tutto un gran ciaccolare di illegittimità di Bergoglio, ma per motivazioni appositamente fuorvianti: il Concilio Vaticano II, la strampalata teoria del “vizio di consenso”, le sue eresie, la presunta incapacità di intendere e volere, i papi presuntamente invalidi dal 1958… Un circo di posizioni campate per aria per depistare l’attenzione dal fulcro della Magna Quaestio: la nullità dell’abdicazione di papa Ratzinger. Infatti, vedete bene che Viganò, sul quale tutti i riflettori sono puntati, sta facendo il miglior favore del mondo a Bergoglio: rifiutando il processo e disconoscendo la chiesa post Concilio, si farà – a buona ragione – scismare e porterà fuori dalla Chiesa tanti bravi cattolici legati alla Tradizione, liberando Bergoglio dagli oppositori interni e magari producendo un conflitto fra il tribunale del Dicastero per la Dottrina della fede e quello dello Stato della Città del Vaticano con un modesto tentativo di condizionare i giudici di quest’ultimo.

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“Non bastano gli influencer per parlare ai giovani La Chiesa scelga una terapia choc”

(il Giornale. Serena Sartini).

Il cardinale Gianfranco Ravasi: “Bisogna trovare un linguaggio più pertinente, che sia provocante. Sui temi etici non bisogna sciogliere la dottrina solo per avvicinarsi ai ragazzi”. Indifferenza, impazienza e inquietudine: tre «i» che rappresentano i tre mali di oggi per i giovani. La Chiesa ha davanti grandi sfide: un linguaggio sempre più contemporaneo sui temi etici, senza cedere nei principi ma mettendo le nuove generazioni di fronte a stimoli forti, per «formare» e non solo «informare» i ragazzi; il rapporto con i social, il ruolo della politica, con uno sguardo alla nuova Ue che si sta formando. Parla al Giornale il cardinale Gianfranco Ravasi, fine teologo, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, autore per le Edizioni San Paolo del volume Cuori inquieti – I giovani nella Bibbia, che fa parte della collana «BUC, Il potere delle parole», la nuova edizione della Biblioteca Universale Cristiana, da domani nelle librerie.

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Podcast di Aurelio Porfiri: “Perché si può criticare il Vetus Ordo ma non si può criticare il Vaticano II?”

(Korazym. Jan van Elzen).

Benvenuti ad un nuovo episodio del podcast Liturgia e musica sacra, in cui Aurelio Porfiri approfondisce temi cruciali e spesso controversi riguardanti la Chiesa Cattolica e la sua liturgia. Oggi Porfiri si immerge in una discussione che ha suscitato dibattiti intensi e appassionati: la contrapposizione tra la Messa Vetus Ordo e la Messa Novus Ordo, e il caos liturgico che sembra caratterizzare il nostro tempo. In questo episodio di 10’25” pubblicato oggi, Porfiri esplora le ragioni per cui alcuni difensori della Messa Vetus Ordo ritengono che non si possa semplicemente accettare la Messa Novus Ordo come suo naturale compimento. Analizzeremo il criterio cronologico spesso applicato per giustificare il passaggio dalla Messa tradizionale a quella riformata, un criterio che viene messo in discussione in maniera critica da molti fedeli e studiosi.

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