Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione Cattolica: occorre prendersi cura della vita

In attesa della XVIII Assemblea nazionale a Roma

(Acistampa. Simone Baroncia).

Da un anno l’Azione Cattolica Italiana ha intrapreso il percorso verso la celebrazione della XVIII Assemblea nazionale, in programma a Roma dal 25 al 28 aprile, attraverso un processo sinodale di partecipazione da parte di tutti soci, ragazzi giovani e adulti, in quasi tutte le diocesi italiane e in oltre 4500 realtà parrocchiali e interparrocchiali. Un processo possibile grazie all’impegno quotidiano dei suoi oltre 38.000 responsabili associativi e dei circa 7000 assistenti presenti ad ogni livello della vita associativa:

“Un tessuto associativo fatto di volti che abbiamo incontrato da vicino, di storie che abbiamo accolto, di fatiche che abbiamo abbracciato, di interrogativi con cui ci siamo misurati, lo abbiamo fatto insieme a tutta la Presidenza nazionale nei tanti incontri avvenuti lungo tutto il paese. Sono state occasioni preziose in cui abbiamo contemplato con stupore la resilienza di una vita associativa che sa ripensarsi proprio come cura di persone e di relazioni, sfuggendo alla tentazione del funzionalismo e alla trappola di un efficientismo privo di anima e di prospettive”, ha sottolineato il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, prof. Giuseppe Notarstefano, docente di statistica alla Lumsa di Roma, autore del libro ‘Verso noi. Prendersi cura della vita di tutti’.

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Scandalo: Rupnik è ancora consultore del Dicastero per il Culto Divino?!

(Silere non possum).

Sfogliando l’Annuario Pontificio 2024, dove Silere non possum ha già fatto notare la presenza di un titolo in più per il Papa, è possibile imbattersi anche in tristi sorprese. 

Nella sezione dedicata al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, infatti, è possibile trovare ancora il nome di P. Marko Ivan Rupnik S.I. Dovrebbe trattarsi di un errore – abbastanza grave visto l’eco mediatica che ha avuto questo caso – in quanto anche se fosse ancora consultore non dovrebbe essere più appellato come padre e non dovrebbe avere la dicitura S.I. cioè Societas Iesu in quanto è stato dimesso dall’ordine. Dovrebbe apparire come Rev. Rupnik Marko Ivan. 

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