Podcast di Aurelio Porfiri: “Perché si può criticare il Vetus Ordo ma non si può criticare il Vaticano II?”

(Korazym. Jan van Elzen).

Benvenuti ad un nuovo episodio del podcast Liturgia e musica sacra, in cui Aurelio Porfiri approfondisce temi cruciali e spesso controversi riguardanti la Chiesa Cattolica e la sua liturgia. Oggi Porfiri si immerge in una discussione che ha suscitato dibattiti intensi e appassionati: la contrapposizione tra la Messa Vetus Ordo e la Messa Novus Ordo, e il caos liturgico che sembra caratterizzare il nostro tempo. In questo episodio di 10’25” pubblicato oggi, Porfiri esplora le ragioni per cui alcuni difensori della Messa Vetus Ordo ritengono che non si possa semplicemente accettare la Messa Novus Ordo come suo naturale compimento. Analizzeremo il criterio cronologico spesso applicato per giustificare il passaggio dalla Messa tradizionale a quella riformata, un criterio che viene messo in discussione in maniera critica da molti fedeli e studiosi.

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Card. Zuppi: in Terra Santa per stare accanto a chi soffre

(KORAZYM. Simone Baroncia).

“Non potevano esserci luogo e giorno migliori per iniziare questo pellegrinaggio di comunione e pace con tutti i fratelli e le sorelle della Terra Santa. Sperimentiamo, come gli apostoli, l’intima gioia di essere suoi, intorno a quella mensa dove continua ad essere versato e spezzato, dove la sua Parola si fa presenza nell’eucarestia e chiede di diventare carne nella nostra vita e nel nostro oggi. La comunione inizia nella prossimità, frutto di colui che si fa prossimo per farci capire chi siamo, prima vittoria sul male che distrugge, divide, allontana, rende incomunicabili, cancella il mio prossimo tanto da renderlo solo un nemico. Il vostro dolore è il nostro dolore, il loro dolore è il nostro, le vostre lacrime sono le nostre”. Parole pronunciate dall’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, all’inizio della celebrazione eucaristica al Getsemani in occasione del pellegrinaggio in Terra Santa dell’arcidiocesi di Bologna fino al 16 giugno a cui hanno partecipato circa 160 pellegrini, ribadendo il valore della preghiera di intercessione: “La preghiera di intercessione si è unita a quella dei tanti salmisti che popolano (consapevolmente o no) questa terra e nei quali la preghiera ci permette di identificarci: liberami, salvami, ascoltami, proteggimi, difendimi, aiutami, comprendimi, sollevami.

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Quattro considerazioni di Aurelio Porfiri sul caso di Mons. Carlo Maria Viganò. Il comunicato dell’arcivescovo in risposta a “America”

(Korazym. Vik van Brantegem).

Per completezza di informazione, condividiamo il Comunicato diffuso oggi dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, preceduta da “quattro considerazioni sul caso di Mons. Carlo Maria Viganò”, una riflessione di Aurelio Porfiri che è stata pubblicata oggi dall’autore sul suo sito Traditio, per conoscere tutto su tradizione e tradizionalismo [QUI]. In molti stiamo seguendo la situazione che coinvolge Mons. Carlo Maria Viganò, arcivescovo italiano a processo da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede con la pesante accusa di scisma. Devo premettere che in passato ho avuto un rapporto molto cordiale con Mons. Viganò di cui ho anche favorito la pubblicazione di alcuni libri. Poi purtroppo, non per mia scelta, il rapporto si è diradato, ma voglio naturalmente conservare quella buona memoria conseguente ai nostri scambi di e mail di qualche anno fa. Quindi le mie considerazioni vogliono essere uno sguardo imparziale sulla situazione che si è venuta a creare.

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Accanto ai migranti e ai rifugiati

(Korazim. Simone Baroncia)

Fino a lunedì 17 giugno sono sbarcate sulle coste italiane 23.725 persone migranti; mentre nello stesso periodo dello scorso anno furono 55.902 e nel 2022 furono 23.920, secondo i dati del Ministero degli Interni. Degli oltre 23.700 migranti sbarcati in Italia nel 2024, 4.839 sono di nazionalità bengalese (20%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Siria (3.427, 14%), Tunisia (3.135, 13%), Guinea (1.897, 8%), Egitto (1.503, 6%), Pakistan (939, 4%), Mali (837, 4%), Gambia (823, 4%), Costa d’Avorio (679, 3%), Sudan (636, 3%) a cui si aggiungono 5.010 persone (21%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

   Inoltre sono stati 3.197 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto l’Italia: i minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane nel 2023 sono stati 18.820, 14.044 nel 2022, 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017. Nel mondo nello scorso anno 117.300.000 persone sono state costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di persecuzioni, conflitti, violenze e violazioni dei diritti umani, 1 persona su 69 a livello globale, secondo il Rapporto Global Trends dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.

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Il vescovo di Roma è al servizio dell’unità

(Simone Baroncia. Korazym).

Giovedì 13 giugno è stato presentato il documento di studio del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ‘Il Vescovo di Roma. Primato e sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut unum sint’, pubblicato con l’approvazione di papa Francesco, che sintetizza le riposte all’enciclica ‘Ut unum sint’ ed i dialoghi ecumenici sulla questione del primato e della sinodalità, a cui hanno preso parte sua eminenza Khajag Barsamian, rappresentante della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede – Catholicossato di Etchmiadzin (in collegamento da remoto); Sua Grazia l’arcivescovo Ian Ernest, direttore del Centro anglicano di Roma e Rappresentante personale dell’Arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede (in collegamento da remoto); card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria Generale del Sinodo; e card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha tracciato le origini del documento;

“Dal 1995 sono state formulate numerose risposte a questo invito, riflessioni e suggerimenti diversi scaturiti dai dialoghi teologici. Nel 2020, in occasione del 25^ anniversario dell’enciclica ‘Ut unum sint’, il dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani ha visto l’opportunità di sintetizzare queste riflessioni e raccoglierne i principali frutti. Lo stesso papa Francesco ci ha invitato a farlo, rilevando nella ‘Evangelii gaudium’ che ‘abbiamo fatto pochi progressi in questo senso’. Inoltre, la convocazione del Sinodo sulla sinodalità ha confermato l’attualità di questo progetto del nostro Dicastero come contributo alla dimensione ecumenica del processo sinodale”.

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Un’altra chiave di lettura

(Andrea Gagliarducci. Korazym).

 La presentazione del documento Il Vescovo di Roma il 13 giugno è stata occasione per un raro esercizio di parresia (Il diritto-dovere di dire la verità, franchezza), quando il Cardinale Kurt Koch ha risposto ad una domanda sull’impatto ecumenico della Fiducia supplicans. Era una domanda ragionevole, dal momento che la Chiesa Ortodossa Copta ha deciso di sospendere il dialogo teologico a causa della Dichiarazione. Questo fatto da solo era potenzialmente molto significativo, dal momento che il dialogo tra la Chiesa Ortodossa Copta e la Chiesa Cattolica Romana stava andando molto bene, finché non è successo. Il leader dei Copti, Papa Tawadros di Alessandria, era addirittura apparso accanto a Papa Francesco in un’udienza generale mentre visitava – tra le altre cose – la storica inclusione dei martiri Copti della Libia nel martirologio romano.

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Amnesty International: pena di morte in aumento nel mondo

(Korazym. Simone Baroncia).

Nel 2023, secondo il rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo reso noto oggi da Amnesty International, c’è stato il più alto numero di esecuzioni da quasi un decennio, con un netto aumento registrato nel Medio Oriente. Senza tener conto delle migliaia presumibilmente portate a termine in Cina, lo scorso anno le esecuzioni sono state 1.153, con un aumento di oltre il 30% rispetto al 2022. Si tratta del più alto numero di esecuzioni registrato da Amnesty International dal 2015, quando erano state 1.634. Nonostante questo aumento, il numero degli Stati che hanno eseguito condanne a morte ha raggiunto un minimo storico, solo 16, come ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International: “Il profondo incremento delle esecuzioni è stato dovuto soprattutto all’Iran, le cui autorità hanno mostrato un totale disprezzo per la vita umana con un aumento delle esecuzioni per reati di droga che, ancora una volta, ha messo in luce l’impatto discriminatorio della pena di morte sulle comunità più povere e marginalizzate dell’Iran. Nonostante questi passi indietro, soprattutto nel Medio Oriente, gli Stati che ancora eseguono condanne a morte sono sempre più isolati. La nostra campagna contro questa orribile punizione funziona. La porteremo avanti fino a quando la pena di morte non sarà stata abolita”. I cinque Stati che, nel 2023, hanno eseguito il maggior numero di condanne a morte sono Cina, Iran, Arabia Saudita, Somalia e Stati Uniti d’America. L’Iran, da solo, ha fatto registrare il 74% di tutte le esecuzioni note, l’Arabia Saudita il 15% cento. In Somalia e negli Stati Uniti d’America le esecuzioni sono aumentate. C’è stato un incremento, del 20%, anche nel totale delle condanne a morte emesse nel 2023: 2428.

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La Biblioteca Apostolica compie 140 anni

(Baroncia Simone. Korazim).

Un’udienza speciale del Papa, al mattino, e nel pomeriggio un incontro dei docenti e degli allievi alla Pontificia Università Urbaniana. Sono i due momenti salienti con i quali lunedì 13 maggio si celebreranno due anniversari: i 140 anni della Scuola di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, creata da papa Leone XIII, e dei 90 anni della Scuola di Biblioteconomia, voluta da papa Pio XI, come ha sottolineato mons. Angelo Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, presentando l’iniziativa nella presentazione della Biblioteca Apostolica:

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Papa Francesco: è necessario un lavoro dignitoso

(Korazyn.org. Simone Baroncia).

Papa Francesco ha ricevuto i partecipanti alla consultazione ‘’La cura è lavoro, il lavoro è cura’, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale per un  lavoro dignitoso declinato secondo cinque ambiti: industrie estrattive, sicurezza alimentare, migrazione, giustizia sociale, giusta transizione:

“Negli ultimi sei anni avete portato avanti riflessioni, dialoghi e ricerche, proponendo modelli d’azione innovativi per un lavoro equo, giusto, dignitoso per tutte le persone del mondo… Nei prossimi giorni il vostro raduno sarà incentrato sul tema ‘La cura è lavoro, il lavoro è cura’. Per costruire una comunità trasformativa globale…

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Il pontificato di Francesco: una questione a doppia canna

(Andrea Gagliarducci. Korazym).

Cardinale Pietro Parolin ha presentato lo scorso 24 aprile un libro del vaticanista Ignazio Ingrao sulle Cinque domande che agitano la Chiesa [QUI]. Nel suo discorso, il Segretario di Stato ha delineato l’impegno riformatore di Papa Francesco come un percorso irreversibile, per il quale dovrebbe esserci una risposta pastorale adeguata ovunque e, in ultima analisi, una risposta etica e morale.

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Papa Francesco: custodire il matrimonio

(Korazym. Simone Baroncia).

Giornata intensa oggi per papa Francesco iniziata con l’udienza ai membri delle Équipes Notre-Dame (‘un movimento in crescita’), a cui ha esternato la propria preoccupazione per la crisi della famiglia, chiedendo di diffondere la ‘vocazione’ del matrimonio: “La famiglia cristiana sta attraversando in questo cambiamento d’epoca una vera e propria ‘tempesta culturale’ e si trova minacciata e tentata su vari fronti. Il vostro lavoro, perciò, è prezioso per la Chiesa.

Voi accompagnate da vicino gli sposi perché non si sentano soli nelle difficoltà della vita e nella loro relazione coniugale. In questo modo siete espressione della Chiesa “in uscita”, che si fa vicina alle situazioni e ai problemi della gente e si spende senza riserve per il bene delle famiglie di oggi e di domani”.

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Papa Francesco agli Anglicani: costruiamo la via per l’unità

(Simone Baroncia. korazym).

‘Pace a Voi’, con queste parole stamane papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti all’Assemblea dei Primati della Comunione Anglicana, che hanno avuto un colloquio franco sui problemi del mondo: “Vi saluto con gioia, con le parole del Risorto: esse sono foriere di quella speranza che scaturisce dalla Risurrezione e che non delude. Così fu per i discepoli, mentre stavano chiusi e intimoriti nel Cenacolo: nel pieno dello smarrimento Gesù guarì la loro paure, mostrando le piaghe e il fianco ed effondendo su di loro il suo Spirito”.

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Papa Francesco: la fede non oscura la ragione

(Simone Baroncia. Korazym).

“Oggi, primo maggio, con tutta la Chiesa facciamo memoria di san Giuseppe Lavoratore ed iniziamo il mese mariano. Pertanto, a ciascuno di voi vorrei riproporre la santa Famiglia di Nazaret come modello di comunità domestica: comunità di vita, di lavoro e di amore”: anche se piove papa Francesco ha tenuto l’udienza generale in aula Paolo VI, riproponendo la famiglia di Nazaret come modello di vita.

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Papa Francesco a Venezia: l’arte educhi lo sguardo

(Baroncia Simone. Korazym).

Anche da qui, come ogni domenica, vogliamo invocare l’intercessione della Vergine Maria per le tante situazioni di sofferenza nel mondo. Penso ad Haiti, dove è in vigore lo stato di emergenza e la popolazione è disperata per il collasso del sistema sanitario, la scarsità di cibo e le violenze che spingono alla fuga. Affidiamo al Signore i lavori e le decisioni del nuovo Consiglio Presidenziale di Transizione, insediatosi giovedì scorso a Port-au-Prince, affinché, con il rinnovato sostegno della Comunità internazionale, possa condurre il Paese a raggiungere la pace e la stabilità di cui tanto ha bisogno. Penso alla martoriata Ucraina, alla Palestina e a Israele, ai Rohingya e a tante popolazioni che soffrono a causa di guerre e violenze. Il Dio della pace illumini i cuori perché cresca in tutti la volontà di dialogo e di riconciliazione”.

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Papa Francesco all’Azione Cattolica Italiana: siate portatori di abbracci

(Simone Baroncia. Korazym).

Questa mattina 80.000 tesserati dell’Azione Cattolica Italiana hanno accolto in piazza san Pietro a ‘braccia aperte’, che per ricambiare l’affetto ha compiuto due giri della piazza, aprendo i lavori della XVIII Assemblea nazionale elettiva dell’Associazione, che si intitola ‘Testimoni di tutte le cose da lui compiute’ e che si svolgerà a Sacrofano fino a domenica 28 aprile: “Poco fa, passando in mezzo a voi, ho incrociato sguardi pieni di gioia , pieni di speranza. Grazie per questo abbraccio così intenso e bello, che da qui vuole allargarsi a tutta l’umanità, specialmente a chi soffre. Mai dobbiamo dimenticare le persone che soffrono”.

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Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo.

(Korazym. Antonio Stagliano).

“Papa Francesco si è inventato una “benedizione pastorale” che, allargando il significato di quella liturgico e sacramentale, rende possibile benedire le “persone omosessuali in coppia” e non tanto la “coppia-unione omosessuale”, con buona pace di chi cattolicamente ritiene che sia sbagliato o addirittura blasfemo. Lo può fare? Si, assolutamente. Nessuna argomentazione teologica potrebbe cattolicamente smentire questa possibilità. Dunque, lo ha fatto! Decidendo per il bene di tutta la Chiesa, riportata così – anche da questo versante – al Vangelo della misericordia. Rendendo per altro “liberi” i pastori di discernere in ogni contesto culturale. Ora inizia, però, per tutti i pastori, il compito prezioso del “discernimento teologico”…… A partire dalla misericordia, non a partire dal peccato.

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Caso Rugolo. La Confessione Episodio 6 – Il prezzo della santità

(Ivo Pincara. Korazym).

«Nessuno spiega ai contribuenti italiani che i soldi dell’8 per mille servono anche a sostenere i preti abusivi. Chi compra il silenzio delle vittime, però, lo toglie a Cáritas. La sesta puntata de La Confessione rivela che per la Chiesa italiana i crimini sessuali dei suoi preti si possono cancellare con il denaro. Il prezzo è di 25mila euro, cifra ricorrente in tanti casi simili. I soldi arrivano dai fondi della Caritas, quelli che i fedeli donano per aiutare i poveri.” Lo scrive oggi Stefano Feltri su Appunti [QUI], presentando la presentazione scritta da Giorgio Meletti della sesta puntata del podcast da loro realizzato insieme a Federica Tourn, pubblicato ieri, mercoledì 17 aprile 2024.

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Giornata per le Vocazioni: chiamati a seminare speranza

(di Simone Baroncia.Korazym). –

“La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni ci invita, ogni anno, a considerare il dono prezioso della chiamata che il Signore rivolge a ciascuno di noi, suo popolo fedele in cammino, perché possiamo prendere parte al suo progetto d’amore e incarnare la bellezza del Vangelo nei diversi stati di vita. Ascoltare la chiamata divina, lungi dall’essere un dovere imposto dall’esterno, magari in nome di un’ideale religioso; è invece il modo più sicuro che abbiamo di alimentare il desiderio di felicità che ci portiamo dentro: la nostra vita si realizza e si compie quando scopriamo chi siamo, quali sono le nostre qualità, in quale campo possiamo metterle a frutto, quale strada possiamo percorrere per diventare segno e strumento di amore, di accoglienza, di bellezza e di pace, nei contesti in cui viviamo”.

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La Dichiarazione Dignitas infinita e il mistero della Chiesa nel nostro tempo

(Roberto de Mattei. Korazym).

Dicastero per la Dottrina della Fede, presieduto dal Cardinale Víctor Manuel Fernández, ha pubblicato la Dichiarazione Dignitas infinita sulla dignità umana [QUI], con l’approvazione “ex audientia” di Papa Francesco. Il Cardinale Fernández, soffermandosi nell’Introduzione della Dichiarazione sulla sua genesi, chiarisce che il primo impianto del testo, che risale al 2019, si deve al suo predecessore, il Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer.

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Papa Francesco e la sua uscita di scena. La definizione di una narrativa

(Korazym. Andrea Gagliarducci).

Papa Francesco si prepara a passare il testimone? Papa Francesco ha ancora molta carne sul fuoco e ne aggiunge altra. Sta facendo progetti a un ritmo che suggerisce fortemente, che la fine del suo turno per lui non è in vista. Si sta anche prendendo del tempo per dare la sua visione della storia recente, e questo suggerisce fortemente che stia preparando alla sua uscita di scena.

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