Marian Eleganti sul Primato di Pietro e il Nuovo Documento Vaticano: l’Unità è solo nella Verità.

(Marco Tosatti. Stilum Curiae).

Personalmente faccio una distinzione tra Vaticano I, che presentava una dogmatizzazione infallibile, e Vaticano II, che voleva essere (solo) dichiaratamente un concilio pastorale. È comprensibile che si sia voluto incorporare le affermazioni chiave del Vaticano I nella collegialità dei vescovi per raggiungere un certo equilibrio nel rapporto tra Papa e vescovi. Questo non significa che il contenuto del Concilio Vaticano I potesse o possa essere ridotto.

Tuttavia, da giovane ho notato che molti passaggi del testo di Vaticano II sono aperti all’interpretazione e hanno in gran parte il carattere di un compromesso o di una certa mancanza di chiarezza, cosa che già allora mi dava fastidio. Ero un novizio di vent’anni. Come chierichetto ho sperimentato in che modo brutale ed esagerato sia stata attuata una riforma liturgica che non era né voluta dai padri conciliari né deducibile dai testi.

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