Galstanyan, il vescovo armeno che aspira al governo

(asianews. Vladimir Rozanskij).

Una nuova figura si sta imponendo sulla scena politica dell’Armenia, dilaniata dal contrasto tra le forze di maggioranza, favorevoli alle trattative di pace con l’Azerbaigian, e quelle di opposizione che rivendicano la difesa dei territori di confine. Queste ultime dal 9 maggio scorso hanno trovato la loro guida in un religioso, l’arcivescovo Bagrat Galstanyan della diocesi di Tavowš, la zona più interessata alle ultime dispute tra armeni e azeri.

Dopo una “marcia su Erevan” per tutta l’Armenia dalla periferia verso il centro, a imitazione di quella che condusse al potere l’attuale premier Nikol Pašinyan, il vescovo sta ora incitando a continue proteste di piazza. L’ultimo corteo è partito dalla chiesa di Sant’Anna della capitale senza dire dove era diretto, “verso un posto importante” ha assicurato Bagrat, e raggiungendo infine l’ufficio del Garante per i diritti dell’uomo, “per ottenere risposte alle nostre domande, e sapere se esistono ancora dei diritti nel nostro Paese”.

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