United Kingdom: election on 4th July, the Bishops call to say no to abortion and assisted suicide

(Sir)

“Ask the candidates you intend to vote for whether they will oppose the legalisation of assisted suicide and euthanasia, whether they will support a reduction in the number of weeks by which abortion is legal and will take measures to stop do-it-yourself abortion, done with one’s own means, a practice that is currently allowed in the United Kingdom, and whether they will ask to stop abortion until the time of birth for foetuses with disabilities”. It is the English Catholic Bishops, in a section on the websiteof the Bishops’ Conference about the forthcoming political election of 4thJuly, that suggest the 4.5 million devotees to ask such questions. 

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Migrazioni: Unhcr, Oim e Unicef, “più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Ue per migranti e rifugiati”

(Agensir)

L’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, l’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, e l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, esprimono “profondo cordoglio” per le decine di vittime di due nuovi incidenti nel Mediterraneo, la cui notizia è arrivata oggi con il salvataggio dei sopravvissuti.
In un primo naufragio le vittime accertate sono 10 e avrebbero perso la vita per soffocamento sul ponte inferiore dell’imbarcazione su cui viaggiavano, mentre 51 sopravvissuti sono stati portati in salvo a Lampedusa dalla nave Nadir dell’Ong Resqship, che ha soccorso la barca di legno partita dalla Libia. I loro paesi di origine sono Siria, Egitto, Pakistan, Bangladesh.

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Ucraina: card. Parolin, “si rafforzino gli sforzi diplomatici per la pace”

(Sir).

“Di fronte alla guerra e alle sue tragiche conseguenze, è importante non rinunciare mai, ma continuare a cercare modi per porre fine al conflitto con buone intenzioni, fiducia e creatività”. Lo ha dichiarato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, intervenendo nei giorni scorsi come osservatore alla Conferenza di alto livello per la pace in Ucraina, tenutasi in Svizzera. “Questo è il messaggio che Papa Francesco invia, particolarmente ai governanti delle nazioni, con i suoi incessanti appelli per la pace in Ucraina”, ha proseguito il cardinale, ribadendo che “gli unici mezzi capaci di raggiungere un pace autentica, stabile e duratura è il dialogo tra tutte le parti coinvolte”. “La Santa Sede – ha affermato il cardinale – esprime il suo auspicio che gli attuali sforzi diplomatici promossi dall’Ucraina e sostenuti da molti Paesi si rafforzino, in modo da raggiungere i risultati che meritano le vittime e nei quali tutto il mondo spera”. 

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Unità dei cristiani: card. Koch, “continuare il dialogo sull’infallibilità”

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(SIR Agenzia d’informazione),

“Tutti parlano dell’infallibilità del Papa, ma al Concilio Vaticano II si è detto dell’infallibilità della Chiesa”. A precisarlo è stato il card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, rispondendo alle domande dei giornalisti, durante la presentazione – in sala stampa vaticana – del Documento di studio “Il vescovo di Roma. Primato e sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte
all’enciclica ‘Ut unum sint’”. “Il Papa non può avere altra infallibilità che la fede della Chiesa cattolica”, ha ricordato il cardinale: “E’ colui che può interpretare, annunciare questa infallibilità della Chiesa. Può dire: “Non è la mia infallibilità, ma io pronuncio l’infallibilità della Chiesa’. Nel caso dei dogmi dell’ Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria, ad esempio, “prima di proclamare i dogmi hanno chiesto a tutti i vescovi del mondo”. “Continuare il dialogo, per l’interpretazione autentica della Chiesa”, l’auspicio di Koch.

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Papa in Campidoglio: “Roma città unica e universale, continui a essere faro di pace”

(SIR Agenzia d’informazione. M.Michela Nicolais).

Papa Francesco è salito per la seconda volta sul Colle capitolino per ricordare a Roma la sua vocazione universale, in vista del Giubileo.

“Roma è unica”. Lo ha ripetuto Papa Francesco, nella sua seconda visita in Campidoglio, dopo quella del 26 marzo 2019. Roma, “città dallo spirito universale”, che deve continuare ad essere “faro di civiltà e promotrice di pace”, forte della sua millenaria tradizione di carità, ospitalità e accoglienza. Soprattutto alla vigilia del Giubileo, che “potrà avere una ricaduta positiva sul volto stesso della città, migliorandone il decoro e rendendo più efficienti i servizi pubblici, non solamente nel centro ma favorendo l’avvicinamento tra centro e periferie”.

“Vengo a incontrare voi e, tramite voi, l’intera città, che pressoché dalla sua nascita, circa 2.800 anni fa, ha avuto una chiara e costante vocazione di universalità”,

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Conferenza di Bonn sul clima: Save the Children, 72 milioni di persone vivono livelli di insicurezza alimentare acuta

(Sir Agenzia ).

Il numero di bambini che affrontano livelli critici di fame nei Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi influiscono maggiormente sulle forniture alimentari è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni, registrando un aumento del 20% solo nel 2023. È quanto emerge dalla nuova analisi di Save the Children.
L’analisi è stata pubblicata mentre i governi si incontrano per uno storico “dialogo con gli esperti” sugli impatti sproporzionati dei cambiamenti climatici sui bambini in occasione della Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite che si apre oggi a Bonn, in Germania, e che anticipa l’appuntamento con la Cop29 di fine anno. L’analisi di Save the Children ha mostrato che più di 33 milioni di bambini e 39 milioni di adulti vivono in condizioni tali da essere classificati nella fase 3 di “crisi” della fame, come stabilito dall’Ipc, e nei 18 Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi come la siccità, i cicloni e le inondazioni sono stati le principali cause dell’insicurezza alimentare. Ciò significa che nei Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi sono stati la causa principale della fame, il numero di persone che si trovano ad affrontare la fase 3 dell’Ipc e le successive è più che raddoppiato, passando da 29 milioni nel 2018 – inclusi 13 milioni di bambini – a 72 milioni nel 2023.

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Abusi sui minori: mons. Kennedy (Dicastero per la dottrina della fede), “le nostre statistiche indicano che il fenomeno è come un’onda che tocca una costa dopo l’altra

(Sir).

“Sarebbe impossibile indicare degli elementi che sono tipicamente e esclusivamente italiani perché questi delitti non conoscono frontiere o limiti geografiche. Sono crimini internazionali e le nostre statistiche indicano che il fenomeno è come un’onda che tocca una costa dopo l’altra”.

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Card. Zuppi: “L’autonomia differenziata riguarda tutto il Paese”

(SIR Agenzia d’informazione. M.Michela Nicolais).

Premierato, mafia, corruzione, migrazioni, povertà: sono alcuni temi della conferenza stampa di chiusura dell’ assemblea della Cei affrontati dal card. Zuppi, che ha annunciato un documento della Cei sull’autonomia differenziata e si è soffermato sulle prossime elezioni europee. Tra le nomine: una donna a capo del Servizio nazionale per la tutela dei minori

“L’autonomia differenziata è un problema che riguarda tutto il Paese, e quindi la Chiesa italiana nel suo insieme”. A sottolinearlo è stato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di chiusura dell’assemblea generale dei vescovi italiani. “Domani – ha annunciato – uscirà in merito una dichiarazione del Consiglio episcopale permanente, frutto di una valutazione e di uno studio attento”. “C’è preoccupazione”, ha aggiunto il cardinale: “alcuni vescovi si sono già pronunciati, altri aspettano una posizione ufficiale”. Quella di domani, ha anticipato Zuppi, “sarà una dichiarazione molto chiara, difficilmente interpretabile”.

Una donna contro gli abusi. Tra le novità dell’ultima Assemblea della Cei, la nomina di una donna a presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori. “Non è telecomandata”, ha assicurato il cardinale riguardo alla nomina di Chiara Griffini, che succede nell’incarico finora svolto da mons. Lorenzo Ghizzoni. “È una psicoterapeuta, una professionista seria”, ha proseguito: “Continuerà ad impegnarsi su un tema che sappiamo quanto ha ferito le vittime e fatto male alla Chiesa”. “Il fatto che la presidenza del Servizio nazionale per la tutela dei minori ci sia una donna, e non un vescovo, non è un fatto secondario”, ha spiegato mons. Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei: “È stato appositamente cambiato lo statuto, è un segnale di assoluto interesse. Neppure in altre Conferenze episcopali c’è una figura di questo rilievo”. “Non è una persona qualsiasi”, ha rimarcato riguardo a Griffini: “È stata scelta una persona esperta nell’ascolto delle vittime, e non un giurista o una figura istituzionale. Una persona, insomma, che le mani in pasta le ha messe: si tratta di una scelta forte per implementare la tutela dei minori”.

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Card. Zuppi: “Non vogliamo vivere una cultura del declino”

(SIR. M.Michela Nicolais).

Il card. Matteo Zuppi ha aperto i lavori dell’Assemblea della Cei paragonando lo scenario internazionale ad una Babele “segnata dalle ombre di guerre che non finiscono”. Preoccupazione per “lo stato di salute” dell’Italia, alle prese con la povertà e l’inverno demografico. Il “grazie” del Papa e il Cammino sinodale. L’appello per un rapporto più proficuo con il mondo della cultura.

“Non vogliamo vivere una cultura del declino”. Nella sua introduzione ai lavori della 79ª Assemblea generale dei vescovi italiani, in corso in Vaticano fino al 23 maggio, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha tracciato l’indicazione di rotta per affrontare i problemi del Paese, il cui “stato di salute” desta “particolare preoccupazione”. La povertà divenuta “fenomeno strutturale”, l’inverno demografico, il dovere dell’accoglienza messo in pericolo da possibili abusi e mancanza di legalità, la necessità di un rapporto più proficuo con il mondo della cultura, i temi segnalati sul versante interno. L’immagine usata dal presidente della Cei per lo scenario internazionale è quella di una.

Nell’ultima fase del Cammino sinodale, dedicata alla profezia, particolare spazio – ha annunciato il presidente della Cei – verrà dato alla domanda spirituale dei giovani, tra i protagonisti anche della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio, con la presenza di Papa Francesco e del presidente Mattarella.

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Papa Francesco: “pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale”

(SIR. M.Michela Nicolais).

Il Santo Padre ha concluso il ciclo di catechesi sulla virtù dedicando la catechesi all’umiltà: “Dove non c’è umiltà c’è guerra, discordia, divisione”. Al termine, un appello a “pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale”. All’Italia: “C’è scarsità di vocazioni”.

“Dove non c’è umiltà c’è guerra, c’è discordia, c’è divisione”. Lo ha detto, a braccio, Papa Francesco, al termine della catechesi dell’udienza di oggi, dedicata all’umiltà, l’ultima del ciclo sulle virtù, dedicata all’umiltà, “una virtù che non fa parte del settenario di quelle cardinali e teologali, ma che è alla base della vita cristiana a conclusione del ciclo di catechesi sulle virtù. “L’umiltà è tutto”, ha affermato Francesco: “È ciò che ci salva dal Maligno, e dal pericolo di diventare suoi complici. È la fonte della pace nel mondo e nella Chiesa. Dio ce ne ha dato l’esempio in Gesù e in Maria, e l’umiltà è proprio la via, il cammino, la salvezza”. Durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, il Papa ha chiesto di pregare per le vocazione e la vita consacrata, partendo da una consapevolezza: “c’è scarsità di vocazioni in Italia”. Poi l’appello a “pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale”: “Preghiamo per la pace. Abbiamo bisogno di pace. Il mondo è in guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto”, l’elenco: “Non dimentichiamo la Palestina, non dimentichiamo Israele: che si fermi questa guerra! Non dimentichiamo il Myanmar e non dimentichiamo i tanti Paesi in guerra”.

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Ecologia integrale: Elsia, l’enciclica Laudato si’ ha suscitato grandi cambiamenti (36%) tra le organizzazioni cattoliche europee

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(SIR).

L’enciclica Laudato si’ ha suscitato grandi cambiamenti per oltre un terzo (36%) delle organizzazioni cattoliche europee. Questo è uno dei dati che emergono da “Vivere Laudato si’”, un’indagine europea, unica nel suo genere, i cui risultati principali sono stati presentati ieri dall’Alleanza europea Laudato si’ (Elsia) che raduna Caritas Europa, Cidse, Comece, Don Bosco International, Jesc, Giustizia e Pace Europa e il Movimento Laudato si’. La ricerca è stata condotta da un consorzio di università cattoliche – St Mary’s University Twickenham, Universitá Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Universidade Católica Portuguesa, Universitat Ramon Llull, Hrvatsko Katoličko Sveučilište e EMD Ecole de Management Marseille – coinvolgendo più di 283 organizzazioni cattoliche (parrocchie, organizzazioni di beneficenza, ecc.) in 20 Paesi europei. 

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Ecologia integrale: mons. Crociata (Comece), “il messaggio della Laudato si’ è vivo e fiorente”

(SIR).

“In questi giorni in cui inondazioni colpiscono i nostri fratelli in Kenya o Brasile, questo primo studio sui cattolici e l’ecologia mostra che, in 20 Paesi europei, il messaggio ecologico della Laudato Sì è vivo e fiorente”. Lo ha affermato mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente della Comece, intervenendo ieri alla presentazione dei risultati di “Vivere Laudato si’”, indagine europea promossa dall’Alleanza europea Laudato si’ (Elsia) coinvolgendo più di 283 organizzazioni cattoliche (parrocchie, organizzazioni di beneficenza, ecc.) per comprendere come abbiamo risposto all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. 

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Israele e Hamas: Amnesty su mandati d’arresto della Cpi, “un passo avanti cruciale verso la giustizia. Nessuno è al di sopra del diritto internazionale”

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(SIR).

“Nessuno è al di sopra del diritto internazionale: nessun capo di gruppi armati, nessun’autorità politica, nessun esponente degli eserciti. A prescindere dagli obiettivi che stanno perseguendo, nessuno di loro è al di sopra della legge”. Con queste parole Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha commentato la richiesta di mandati d’arresto, da parte dell’Ufficio del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e di tre leader di Hamas – Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh – per crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Israele e nello Stato di Palestina, specificamente nella Striscia di Gaza occupata, a partire almeno dal 7 ottobre 2023. “Il procuratore della Corte penale internazionale ha inviato in questo modo un messaggio importante a tutte le parti in conflitto: saranno chiamate a rispondere della devastazione che hanno causato alla popolazione di Gaza e di Israele”, ha aggiunto Callamard. “Le persone sospettate di essere responsabili di crimini di diritto internazionale in Israele e nei Territori palestinesi occupati devono essere portate a processo, non importa quanto siano potenti o quale sia il loro grado”, ha sottolineato Callamard. 

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Israele e Hamas: ActionAid, “richieste della Corte penale internazionale sono passo fondamentale verso giustizia e responsabilità”

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(SIR).

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto alla Camera preliminare del tribunale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant per “crimini di guerra e crimini contro l’umanità” nella Striscia di Gaza dall’8 ottobre 2023 e contro i leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif, Ismail Haniyeh e Diab Ibrahim Al Masri per “crimini di guerra e contro l’umanità” commessi in Israele e nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. ActionAid accoglie con favore la dichiarazione del procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, e la ritiene “un passo fondamentale verso la giustizia e la responsabilità”, commenta ActionAid.

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Custodia del Creato. Resta-Corrado: “La famiglia numerosa è il luogo dove s’impara la sostenibilità”

(Gigliola Alfaro. sir).

Un “Mini vademecum per famiglie che vogliono cambiare il mondo”: lo ha elaborato l’unità giovani dell’Anfn, per dare suggerimenti, consigli pratici, informazioni che aiutano ad assumere uno stile di vita che salvaguardi il nostro pianeta. Al tempo stesso, in un volantino vengono smascherati luoghi comuni e pregiudizi contro chi ha tanti figli

“Riscaldamento globale, inquinamento, sovrappopolazione della Terra… Ecco cosa succede ad avere tanti figli!”. È questa la sintesi dei pregiudizi rivolti specialmente alle famiglie numerose, figli di tabù che stentano a morire. Per dimostrare come questa leggenda metropolitana sia un falso mito, ecco un “Mini vademecum per famiglie che vogliono cambiare il mondo” e un volantino.

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Striscia di Gaza: Oxfam, “l’invasione di Rafah potrebbe provocare una catastrofe sanitaria. 350.000 persone in fuga verso campi già al collasso”

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(Sir).

“L’invasione di Rafah, dov’è stata interrotta l’erogazione d’acqua potabile, potrebbe causare nuove gravi epidemie a Gaza nelle prossime settimane. Sono oltre 350mila le persone in fuga verso rifugi e campi profughi già sovraffollati e al collasso nelle altre zone della Striscia, mentre la popolazione è senza cibo e carburante a causa della chiusura dei valichi alla frontiera e le strade sono invase di rifiuti e fiumi di liquami, che traboccano dalle fognature”. 

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Incontro mondiale fraternità: padre Occhetta, “rimettere la fraternità come principio dell’azione sociale nello spazio pubblico”

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(SIR Agenzia d’informazione).

“Rimettere la fraternità come principio dell’azione sociale nello spazio pubblico”. E’ uno degli obiettivi della Carta dell’umano, al centro della seconda edizione del World Meeting on Human Fraternity, in programma il 10 e l’11 maggio a Roma e in Vaticano con la partecipazione di 30 Premi Nobel per la pace, oltre a scienziati, economisti, sindaci, medici, manager, lavoratori, esponenti dello sport e semplici cittadini provenienti da tutto il mondo, che animeranno 12 Tavoli allestiti in Vaticano e in luoghi significativi della città di Roma. “Vogliamo ribadire, insieme al Papa, il no alla guerra, il sì alla pace, il sì ai negoziati e al principio di fraternità”, ha spiegato padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti, che organizza l’evento. Rispetto alla Dichiarazione di fraternità siglata dai Premi Nobel nella prima edizione, ha precisato Occhetta, la Carta dell’umano vuole essere “un passo in più, frutto di una grande alleanza sulla fraternità siglata da cattolici e laici, per cercare insieme un’alternativa al mondo che stiamo vivendo oggi, anche come narrazione, perché le parole sono importanti”.

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Myanmar: in un dossier l’impegno della Chiesa italiana

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(SIR Agenzia d’informazione).

“Restare accanto a quanti soffrono, sostenere le comunità locali, incoraggiare i giovani con iniziative nel campo educativo e professionale, promuovere un processo di riconciliazione. Sono queste le principali sfide che la Chiesa si trova ad affrontare in Myanmar, un Paese alle prese con una crisi politica prolungata, con scontri e violenze tra le truppe del governo militare e gruppi etnici armati, con milioni di sfollati e ingenti danni provocati dalle calamità naturali.

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Cristiani e buddisti: Dicastero dialogo interreligioso, “lavorare insieme per la pace attraverso riconciliazione e resilienza”

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(SIR Agenzia d’informazione).

Pace, riconciliazione, resilienza: sono gli strumenti per costruire un mondo senza conflitti. È in estrema sintesi, quanto si legge nel messaggio del Dicastero per il dialogo interreligioso,inviato ai Buddisti in occasione della Festa di Vesak 2024. 

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Papa Francesco: “il carrierismo fa tanto danno”, no a “stereotipi irraggiungibili”

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(Agenzia SIR).

“Il carrierismo fa tanto danno, perché non è comunitario, è individualista”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nel discorso – in spagnolo – rivolto ai membri della Fondazione Blanquerna-Universitat Ramon Lull di Barcellona, ricevuti in udienza. “Quanto dolore e frustrazione producono oggi gli stereotipi irraggiungibili che pretendono di imporre i mercati e i gruppi di pressione”, la denuncia di Francesco, che ha ringraziato i presenti per il loro impegno “per far tornare la famiglia alla sua originaria vocazione nella società” e er offrire ai giovani “distinti cammini di vita che li aiutino a superare le sfide che si presentano”.

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