Papa Francesco: nuovo statuto e nuovo regolamento per il Capitolo della basilica di San Pietro

(SIR Agenzia).

Nuovo Statuto e nuovo Regolamento del Capitolo della basilica di San Pietro, “ispirato ai principi e ai criteri della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium”. Ad approvarlo, con un apposito Chirografo diffuso oggi, è il Papa.  “I Canonici e i Coadiutori, nominati senza limiti di tempo prima dell’entrata in vigore dello Statuto e del Regolamento approvati in data odierna, che hanno compiuto o che compiranno ottanta anni di età, assumono lo status di Canonici onorari e di Coadiutori onorari”, dispone Francesco nel primo articolo. Tali soggetti “sono esonerati da tutti gli obblighi verso il Capitolo e, di conseguenza, non prendono parte alle Sessioni; possono partecipare, secondo il proprio status, alle celebrazioni liturgiche della basilica, nonché all’attività pastorale;  non percepiscono alcun emolumento; possono usufruire della sepoltura nella Cappella del Capitolo Vaticano e. conservano il titolo, il trattamento e le vesti proprie”.  

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Papa Francesco: “il dialogo tra cristiani e musulmani è un dovere”, no a “proselitismo, pressioni o minacce”

(SIR Agenzia. Staff).

“Il dialogo sincero e rispettoso tra cristiani e musulmani è un dovere per noi che vogliamo obbedire alla volontà di Dio”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza un gruppo di musulmani da Bologna, prima dell’udienza generale in piazza San Pietro. “La volontà di un Padre è che i suoi figli si vogliano bene, si aiutino a vicenda, e che, se sorge tra loro qualche difficoltà o incomprensione, si mettano d’accordo con umiltà e pazienza”, ha ricordato Francesco, secondo il quale tale dialogo “richiede il riconoscimento effettivo della dignità e dei diritti di ogni persona”, in cima ai quali “c’è quello alla libertà di coscienza e di religione, che significa che ogni essere umano dev’essere pienamente libero per quanto riguarda le sue scelte religiose”. Inoltre, “ogni credente deve sentirsi libero di proporre – mai imporre! – la propria religione ad altre persone, credenti o no”, il monito del Papa: “Ciò esclude ogni forma di proselitismo, inteso come esercitare pressioni o minacce; deve respingere ogni tipo di favori finanziari o lavorativi; non deve approfittare dell’ignoranza delle persone”.

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Papa Francesco: ai luterani, “camminare insieme, pregare insieme e fare la carità insieme”

(Agenzia SIR. Staff).

Il 1700° anniversario del Concilio di Nicea è “un bellissimo segno di speranza, che ha un posto speciale nella storia della riconciliazione tra cattolici e luterani”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una delegazione della Federazione luterana mondiale. “Ciò che è accaduto il 31 ottobre 1999 ad Augusta è un altro segno di speranza nella nostra storia di riconciliazione”, ha proseguito Francesco ricordando la Dichiarazione firmata da cattolici e luterani: “Conserviamolo nella memoria come qualcosa di sempre vivo. Che il 25° anniversario sia celebrato nelle nostre comunità come una festa della speranza”.

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Papa Francesco: alla Specola Vaticana, “andare alle periferie della conoscenza umana”

(Agenzia SIR. Staff).

“Fede e scienza possono essere unite nella carità, se la scienza viene messa al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo, e non distorta a loro danno o addirittura per la loro distruzione”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître, sul tema “Buchi neri, onde gravitazionali e singolarità spazio-temporali”, che si svolge a Castel Gandolfo dal 16 al 21 giugno 2024, ha sottolineato che “la Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo”, a partire dalla “particolare rilevanza” che essi anno “per la teologia, la filosofia, la scienza e anche per la vita spirituale”. “George Lemaître è stato un sacerdote e uno scienziato esemplare”, l’omaggio di Francesco, secondo il quale “il suo cammino umano e spirituale rappresenta un modello di vita da cui tutti noi possiamo imparare”. “Le sue esperienze umane e le conseguenti elaborazioni spirituali lo portano a comprendere che la scienza e la fede seguono due cammini diversi e paralleli, tra i quali non vi è conflitto”, ha osservato il Papa: “Anzi, tali cammini si possono armonizzare vicendevolmente, perché sia la scienza sia la fede, per un credente, hanno la stessa matrice nella verità assoluta di Dio.

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Papa al G7 sull’intelligenza artificiale. Don Pasqualetti (Ups): “La politica ha bisogno di una visione etica della vita”

(SIR Agenzia. Ricardo Benotti)

“La questione dell’IA è un problema avvertito da tutti, ma sembra che la dimensione etica possa venire solo da chi in fin dei conti ha una visione etica della vita. Tutto ciò non depone a favore della politica, che dovrebbe essere la prima istanza etica al servizio dell’uomo anche all’interno di una visione laica del mondo”. Il commento di don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana, alla presenza di Papa Francesco al G7. Papa Francesco è da poco partito in elicottero per partecipare al G7 che si tiene a Borgo Egnazia. L’intelligenza artificiale sarà al centro dell’intervento che il Santo Padre terrà di fronte ai capi di Stato (la diretta su Tv2000 dalle 13.55). Ne abbiamo parlato con don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana e consultore del Dicastero per la Comunicazione. Perché un Papa che partecipa al G7? È significativo e simbolico che un leader religioso, anche se viene considerato un capo di Stato tra gli altri, sia stato invitato. La politica sente il bisogno di qualcosa di più, di una presenza che possa orientare su aspetti che vadano al di là dell’attenzione focalizzata su interessi economici, strategici e di potere.

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Unità dei cristiani: card. Koch, “continuare il dialogo sull’infallibilità”

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(Agenzia SIR. Staff)

“Tutti parlano dell’infallibilità del Papa, ma al Concilio Vaticano II si è detto dell’infallibilità della Chiesa”. A precisarlo è stato il card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, rispondendo alle domande dei giornalisti, durante la presentazione – in sala stampa vaticana – del Documento di studio “Il vescovo di Roma. Primato e sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte
all’enciclica ‘Ut unum sint’”. “Il Papa non può avere altra infallibilità che la fede della Chiesa cattolica”, ha ricordato il cardinale: “E’ colui che può interpretare, annunciare questa infallibilità della Chiesa. Può dire: “Non è la mia infallibilità, ma io pronuncio l’infallibilità della Chiesa’. Nel caso dei dogmi dell’ Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria, ad esempio, “prima di proclamare i dogmi hanno chiesto a tutti i vescovi del mondo”. “Continuare il dialogo, per l’interpretazione autentica della Chiesa”, l’auspicio di Koch.

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Papa Francesco: ai religiosi del Brasile, “la castità non è una sterilità austera”

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(SIR)

La vita consacrata “arricchisce la comunione ecclesiale e contribuisce grandemente alla missione della Chiesa in tutto il mondo”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso della vita religiosa consacrata, promosso dalla Conferenza dei religiosi del Brasile (Crb), in occasione del 70° anniversario di fondazione, che si svolge a Fortaleza, in Brasile, dal 30 maggio al 2 giugno. “In molti luoghi del pianeta il primo annuncio del Vangelo ha il volto degli uomini e donne consacrati, che assumono con grande impegno e con la dedizione della propria vita il mandato del Signore: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’”, l’omaggio di Francesco, secondo il quale “il dono della vocazione deve essere custodito e coltivato ogni giorno, affinché produca buoni frutti nella vita di ogni religioso e religiosa”.

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Papa Francesco: ai cattolici tedeschi, “diritti umani fondamentali minacciati a causa di antisemitismo, razzismo e ideologie estremiste e violente”

(Sir).

“Non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo i diritti umani fondamentali in questo momento sembrano minacciati: a causa di un crescente antisemitismo, del razzismo e di altre ideologie che tendono a estremismo e violenza”. È il monito del Papa, nel messaggio inviato ai cattolici tedeschi in occasione del Katholikentag. “Le molte crisi morali, sociali, economiche e politiche che stiamo attraversando sono tutte legate tra loro”, ribadisce Francesco, secondo il quale “la preoccupazione per la natura, per la giustizia nei riguardi dei poveri, l’impegno per la società, la tutela della vita e della famiglia, la difesa della dignità di ogni vita umana come anche la pace esterna e interna vanno di pari passo. I problemi riguardano tutti e possono essere risolti solo insieme. E per questo c’è bisogno di un dialogo ampio, possibilmente a molte voci su tutti i piani della vita sociale, economica e politica”. “Serve la collaborazione di tutte le persone di
buona volontà che vogliono costruire un futuro pacifico”, l’appello del Papa: “Quanto possa essere forte la testimonianza comune dei cristiani l’abbiamo sperimentato nel 1989, quando uomini e donne di pace, con solo una candela in mano, hanno innescato la rivoluzione pacifica. Qui a Erfurt, le preghiere per la pace si sono svolte nella chiesa di San Lorenzo e nella chiesa evangelica dei Predicatori. Questo miracolo del cambiamento pacifico, avviato da persone oranti, ci mostra di cosa sia capace la preghiera. E questa memoria sia di incoraggiamento per tutti noi, oggi”.

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