“Né anti-palestinese, né antisemita”. Papa Francesco chiarisce: “si può criticare il governo di Israele e il governo palestinese. Ma non essere ‘anti’ un popolo” (S.C.)

(Faro di Roma).

In un colloquio con l’emittente radiotelevisiva statunitense Cbs, Papa Francesco rilancia l’appello ai Paesi in guerra: “Fermatevi e negoziate!”. E in riferimento alla guerra in Israele e a Gaza, ma anche alle proteste nei campus universitari e al crescente antisemitismo, il Pontefice ribadisce che: “Ogni ideologia è cattiva, e l’antisemitismo è un’ideologia, ed è cattiva. Ogni ‘anti’ è sempre cattivo. Si può criticare un governo o un altro, il governo di Israele, il governo palestinese. Si può criticare quanto si vuole, ma non ‘anti’ un popolo. Né anti-palestinese né antisemita”. Francesco invita a èensare ai più piccoli, a cominciare da quelli che soffrono in guerra: Gaza, Ucraina, dove i bambini “hanno dimenticato come si sorride”, osserva il Papa. E proprio pensando a loro il Papa lancia un appello ai Paesi in guerra: “Tutti, fermatevi. Fermate la guerra. Dovete trovare un modo per negoziare la pace. Sforzatevi di raggiungere la pace. Una pace negoziata è sempre meglio di una guerra infinita… Per favore, fermatevi. Negoziate”.

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