Papa Francesco, Vespri dopo la consegna della Bolla del Giubileo: “Abbiamo bisogno di speranza”

(Acistampa. Andrea Gagliarducci).

La speranza che si vuole celebrare nel Giubileo ormai alle porte non è “un semplice ottimismo umano o un’effimera aspettativa legata a qualche sicurezza terrena”, ma è piuttosto una realtà già compiuta in Gesù e che ogni giorno è donata anche noi fino a quando saremo una cosa sola nell’abbraccio del suo amore”. Papa Francesco celebra in Basilica Vaticana i secondi vespri della solennità dell’ascensione, ma è una celebrazione che si colora di un motivo particolare, perché all’inizio della celebrazione Papa Francesco ha consegnato – e sono stati letti alcuni brani – la bolla di indizione del Giubileo 2025.

Il giorno scelto è tradizionale, perché tradizionalmente la bolla di indizione dei Giubilei è stata consegnata in ascensione, ma è anche molto simbolico, perché il Giubileo è dedicato alla speranza – il titolo della bolla è Spes non confundit – e perché “Cristo asceso al cielo” è “il fondamento della nostra speranza” e “porta nel cuore di Dio la nostra umanità carica di attese e di domande. Ed è – annuncia Papa Francesco – “questa speranza, radicata in Cristo morto e risorto, che vogliamo celebrare, accogliere e annunciare al mondo intero nel prossimo Giubileo, che è ormai alle porte”.

Papa Francesco ricorda che la speranza cristiana “sostiene il cammino della nostra vita anche quando si presenta tortuoso e faticoso; apre davanti a noi strade di futuro quando la rassegnazione e il pessimismo vorrebbero tenerci prigionieri; ci fa vedere il bene possibile quando il male sembra prevalere; ci infonde serenità quando il cuore è appesantito dal fallimento e dal peccato; ci fa sognare una nuova umanità e ci rende coraggiosi nel costruire un mondo fraterno e pacifico, quando sembra che non valga la pena di impegnarsi”.

Continue reading …