La Chiesa in Libano testimonedel “vivere insieme”

(L’Obsservatore Romano. Staff).

«Mantenere vivo ed efficace il messaggio del “vivere insieme”, caratteristico della Terra dei Cedri»: questo uno dei compiti primari della Chiesa in Libano. A ricordarlo, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nella messa presieduta ieri, 24 giugno, nella chiesa di San Giuseppe a Beirut, nella solennità di san Giovanni Battista, patrono del Sovrano militare ordine di Malta (Smom). Alla celebrazione hanno preso parte i membri dello Smom, con l’ambasciatore dell’ordine in Libano, Maria Emerica Cortese. Soffermandosi sulla figura di san Giovanni Battista, il cardinale ha ricordato la gioia che la sua nascita ha suscitato non solo nei suoi genitori, Elisabetta e Zaccaria, ma anche tra i loro vicini e conoscenti. «Dobbiamo essere testimoni di questa gioia e di questa gratitudine — ha affermato il segretario di Stato — perché anche noi abbiamo riconosciuto la salvezza che viene da Cristo. In un mondo sempre più tristemente afflitto dal peccato, dall’invidia, dalla divisione, dal conflitto e dalla mancanza di perdono, la gioia cristiana, che è molto più di una gioia passeggera, diventa sempre più necessaria».

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