Parolin: “La tecnologia sia al servizio della dignità umana”

(Rosario Capomasi – Città del Vaticano).

Di fronte alle sfide poste dall’Intelligenza Artificiale, occorre “un’alfabetizzazione di base” che, tenendo conto del progresso tecnologico, “sia orientata a migliorare le condizioni dell’umanità”: è questa la strada per far sì che le macchine rimangano “centrate sull’uomo e sulla difesa dei suoi diritti” e si possa così “evitare che l’unicità della persona venga identificata e ridotta ad un insieme di dati”

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