(La Nouna Bussoña. Tommaso Scandroglio).
Presentando la dichiarazione “Dignitas infinita” il cardinal prefetto mostra come affermare che la dottrina non cambia per poi, di fatto, cambiarla. E con un sentore di rivincita verso chi lo ha preceduto. Il prefetto racconta che Nicolò V nel 1452 permise al Re di Portogallo di assoggettare in schiavitù, con la bolla Dum Diversis, i saraceni e i pagani. Solo circa 80 anni dopo nel 1537 – continua il porporato – papa Paolo III condannò la schiavitù con la scomunica. Il card. Fernandéz conclude che il Magistero si evolve e dunque è errato chiedere a Francesco di non innovare (nota bene: poco prima aveva difeso a spada tratta Fiducia supplicans, dichiarazione che permette le benedizioni di coppie irregolari e gay). Piccolo particolare: i primi due pronunciamenti non sono pronunciamenti magisteriali, ma di governo.
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