Redazione. Agenzia SIR
“Solo quando rovesciamo il nostro modo di pensare la pastorale, in genere l’evangelizzazione, potremo conquistare il mondo intero a Dio. È un fatto innanzitutto spirituale come quello che rende il pane corpo di Cristo sull’altare, sull’altare della Croce”. La pastorale “non è un insieme di cose o di attività da fare ma prima di tutto è la consegna di sé”. “La consegna di sé – ha sottolineato –, è il punto che può rovesciare anche la prospettiva della evangelizzazione”.